Brescia a trazione Donnarumma La capolista corre
Donnarumma fa doppietta e assist Alfonso para un rigore: 3-1 al Carpi
Il Brescia risponde al Palermo, batte 3-1 il Carpi e si riporta in testa alla classifica del campionato di Serie B con 42 punti, a +1 sui rosanero, vittoriosi nel pomeriggio a Perugia e prossimi avversari della squadra di Corini, venerdì sera in terra siciliana. È un Brescia a «trazione» Donnarumma (autore di un assist e una doppietta) quello sceso in campo contro gli emiliani, ma anche Alfonso ha parato un rigore.
La capolista perfetta sa vincere senza spremersi, affronta le curve senza rischiare, ha un computer in testa, affonda il colpo momento giusto. Il Brescia, contro il Carpi, è stato questo. Meno lustrini eppure mai in affanno, anche nei momenti di difficoltà che sono emersi sulla via di un match spigoloso come da pronostico (e da tradizione: trattasi della prima vittoria di sempre con gli emiliani), contro un avversario pronto a difendersi con undici uomini dietro la linea della palla pur di non prendere gol. Fatica sprecata. Perché le Rondinelle possono concedere a tutti la palla buona, ma quando passano la linea di metà campo diventano un tornado: anche con un Torregrossa meno ispirato del solito, sono arrivate tre reti e un rigore solare non assegnato (proprio per fallo sull’attaccante). Merito del collettivo, certo. Poi c’è il fattore Donnarumma: il capocannoniere ha dimostrato intelligenza arretrando di dieci metri per dare un riferimento ai compagni, si è ridisegnato trequartista e ha mandato in gol Ndoj ricambiando il favore al centro- campista, abile a procurarsi il rigore dell’1-0 cui era seguito l’immediato pareggio di Rolando (autore, quattro minuti prima, dell’ingenuo fallo sull’albanese). Dopo qualche brivido, corso più sulla schiena dei spettatori che dei giocatori, apparsi sempre in controllo, «Mister 21 gol» ha chiuso la pratica con freddezza, superando Piscitelli su assist del subentrato Tremolada. In mezzo, tra il 2-1 e l’apoteosi, c’era stato il terzo rigore stagionale parato da Alfonso, superbo nel deviare con la mano aperta il tiro di Arrighini. Se qualcuno aveva intravisto nel portiere il possibile punto debole della squadra, dovrà ricredersi. Questo Brescia è un monolite, duro come la pietra eppure cristallino come un diamante. Ora ha un esame in meno sul calendario, che settimana prossima propone (venerdì sera) la super sfida a Palermo. I rosanero hanno vinto a Perugia mantenendo il secondo posto, un punto sotto; il Benevento è passato a Salerno dimostrando di poter dare fastidio. Ma davanti si sta meglio. E ci sono tutte le premesse per restarci.