Provincia, la maggioranza è a rischio
Si vota il consiglio. Vano l’appello all’unità di Alghisi, Rifondazione torna in corsa
Fra poco più di un mese, il 17 marzo, ci sarà il rinnovo del consiglio provinciale, con voto riservato a sindaci e consiglieri comunali, in tutto circa 2.500 persone. Se il centrodestra è compatto, al contrario il centrosinistra è diviso. Il presidente della Provincia, Samuele Alghisi, nelle scorse settimane ha fatto un appello all’unità, ma non ci si è arrivati. Tanto che c’è il ritorno in campo di Rifondazione, con la lista «Per una Provincia Bene Comune».
A fine ottobre Samuele Alghisi è stato eletto presidente del consiglio provinciale per i prossimi quattro anni. Fra poco più di un mese, il 17 marzo, ci sarà il rinnovo del consiglio provinciale. Elezioni in tempi diversi per enti diventati di secondo livello, con voto (ponderato, in base al numero di abitanti) riservato a sindaci e consiglieri comunali, in tutto circa 2.500 persone. Così ha voluto la riforma che ha tolto qualche potere (soprattutto soldi) alle Province e che per Alghisi potrebbe diventare un bel problema se, come in non pochi temono e altri sperano ovviamente, si ritrovasse con una minoranza di consiglieri in suo sostegno nel giro di un mese.
Due anni fa Lega e altre forze del centrodestra avevano corso in ordine sparso, quest’anno non andrà così. Al contrario il centrosinistra si presenta diviso: era già accaduto due anni fa, ma erano altri tempi e la lista «Comunità e territorio» di impronta Pd aveva comunque preso la metà dei sedici consiglieri. Poi, qualche votazione in mezzo, la pattuglia si è un po’ ridotta, il centrodestra si è ricompattato (a livello amministrativo, ovviamente) e il risultato è che il voto del 17 marzo sarà un un’incognita. Alghisi, nel timore, nelle scorse settimane ha fatto un appello all’unità, ma non ci si è arrivati. Ieri, nella sede di Rifondazione di via Cassala, la lista «Per una Provincia Bene Comune» ha annunciato formalmente che si ripresenterà. Marco Apostoli, consigliere provinciale uscente, sarà capolista. Con lui ci saranno altri pezzi del mondo politico e associativo che si muove a sinistra del Pd (a parte Articolo1 ex L&U che invece aveva raccolto l’appello unitario). In lista, oltre ad Apostoli, Laura Alghisi, Ennio Allegri, Daniela Carassai, Stefano Ambrosini, Stefania Cobelli, Sergio Aurora, Mara Galanti, Mario Luca cadei, Giada Stefana e Franco Durosini. «Sei uomini e cinque donne — spiega Luca Trentini — al centro le tematiche di carattere ambientale». Sull’unità mancata un’osservazione: «Gli appelli si fanno su contenuti condivisi, non per paura degli schieramenti avversi». Dopodiché Samuele Alghisi era stato votato qualche mese fa, ma alcuni temi («acqua, autostrada Valtrompia») marcano a quanto pare differenze tali per cui non ci si vuole legare mani e piedi in alleanze. «Il cuore del nostro programma è il rapporto fra le persone e l’ambiente — si legge nel documento illustrato ieri — Ecco perché la delega rimasta alla provincia sull’ambiente e sulla gestione del territorio, se ben usata, può incidere su tutti gli aspetti del nostro sviluppo».