Autovelox Vardé convoca l’Osservatorio
Vardé: «Non possiamo obbligare il gestore. L’obiettivo non può essere fare cassa»
Domani «verrà convocato l’Osservatorio per l’incidentalità stradale. Ci sarà quindi un nuovo provvedimento e decideremo anche sull’istanza presentata dal Comune di Nuvolera che ha chiesto, sulla statale 45 bis, una postazione fissa di rilevamento della velocità». Così il prefetto Annunziato Vardé torna sul tema degli incidenti e delle strade che più preoccupano, tra cui la 45 bis nel tratto tra Rezzato e Salò. «Ci tengo a sottolineare che la pratica di Nuvolera non era bloccata. L’istruttoria era in corso, ma era necessario acquisire alcuni pareri e dati, prima di procedere».
Nel vostro decreto del 2017, che identificava le strade dove installare autovelox fissi in base alla direttiva Minniti, sono state escluse la Ss 42 e la 45bis su indicazione di Anas. Ma gli incidenti, anche mortali, ci sono. Come si spiega?
«Il prefetto adotta il decreto per individuare le strade dove è possibile installare postazioni fisse, ma ci sono determinati criteri. E tra questi è esclusa l’installazione che ha come obiettivo il fare cassa. Il criterio è solo quello della sicurezza».
Il Comune di Nuvolera assicura di avere due pareri positivi di Anas.
«Prima del nostro decreto (del 29 dicembre 2017, ndr) Anas fu interpellata per la Ss 45 bis e la Ss 42. E disse che per quelle strade non ricorrevano i presupposti. Dopo il nostro decreto è stata fatta ad Anas una nuova domanda, sulla quale ad oggi c’è un’istruttoria. Stavolta c’è il parere favorevole di Anas sul tratto di Nuvolera, ma per completare questa istruttoria servivano altri pareri, per esempio della Polizia stradale. Mercoledì (domani, per chi legge) convocheremo l’osservatorio».
Al di là dei pareri di Anas, perché non agite in autonomia per la sicurezza?
«Bisogna sentire l’ente proprietario, poi certo il decreto lo facciamo noi. Invece l’apparecchiatura su strada la mette Anas. Ma se anche noi individuassimo un tratto di strada da inserire nel decreto, l’ente proprietario non sarebbe obbligato a installare autovelox».
Ma lo Stato non dovrebbe fare il possibile per azzerare gli incidenti mortali?
«Certo, è molto importante. Ma gli autovelox non si possono usare per fare cassa. La domanda è: c’è un reale pericolo su quella strada o lo si vuole installare altri motivi?».
Nel 2017 ci sono stati 136 feriti con quattro morti sulla 45 bis da Rezzato a Salò e 70 feriti con tre mortali sulla Ss 42.
«L’importante è stare ai dati statistici e all’incidentalità, non cedere alle richieste dei sindaci. Nell’istruttoria bisogna sempre valutare se gli incidenti dipendano dalla velocità o da altri motivi. E so che in diversi sinistri la velocità non c’entra».
Però gli autovelox fissi funzionano anche come deterrente.
«Non possiamo comunque costringere Anas. Le competenze vanno rispettate. Ma le assicuro che è in corso una rivisitazione di tutto il decreto alla luce di tutti gli elementi».