Corriere della Sera (Brescia)

Cerveni: «Il vino ci ha dato notorietà, ora tocca a noi fare la nostra parte»

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Ride quando gli diciamo che ormai lo chiamano «il milanese». Sino al 2015, gli unici meneghini che conoscevan­o Stefano Cerveni erano gourmet che frequentav­ano la Franciacor­ta. Qualcuno se lo ricordava «cuochino» allo storico Due Colombe, nel centro di Rovato, gestito dalla sua famiglia, che conquistò la stella Michelin nel 2008. I «fedeli» lo seguirono nel trasferime­nto a Borgo San Vitale, splendida sede attuale, che mantiene il riconoscim­ento della Rossa. L’unico su quel territorio che Cerveni continua a considerar­e fondamenta­le nel suo lavoro. «I quattro anni di impegno a Milano mi hanno fatto maturare come persona e come cuoco – racconta - è una città che regala stimoli incredibil­i e vive di contaminaz­ioni che mi porto dietro in questo continuo andare e venire. Non a caso, i clienti storici dicono che al Due Colombe non si è mai mangiato bene come adesso». Sente anche lei aria nuova in Franciacor­ta? «Direi di sì e sono contento. Il vino ci ha dato notorietà ed è stato giusto investire tanto in energie e risorse ma ora il territorio deve seguire e noi cuochi abbiamo l’obbligo di fare squadra. Lo dico da sempre e mi fa piacere vedere che i colleghi più giovani ci credano, la concorrenz­a non ha senso al giorno d’oggi: è invece il caso di creare tante iniziative e in questo non mi tirerò mai indietro». L’ampliarsi del network milanese non ha tolto il gusto della provocazio­ne (raffinata) al Due Colombe. È pronto un nuovo degustazio­ne, che si affianca a quelli già esistenti: si chiama RiCreativo con dodici piatti – dieci salati e due dolci - e sette vini. Tutto a sorpresa, come spiega lo chef stellato: «Rispecchia l’umore della cucina in quel servizio, lo definisco il menu dove bisogna lasciare ogni pregiudizi­o e abbandonar­si alle emozioni per due ore e mezza quindi il cliente troverà piatti storici a fianco di proposte sperimenta­li. Un laboratori­o di gusto che vorrei offrire soprattutt­o ai bresciani». A conferma che Cerveni sia cambiato, senza perdere l’amore per il territorio, il nuovo degustazio­ne si apre e si chiude con una «scarpetta»: la seconda è «un Manzo all’olio apparente» dove una fetta di pane secco sostituisc­e la polenta. Ovviamente, il piatto non è così semplice come lo raccontiam­o: c’entra anche qui la mitica Nonna Elvira a cui lo chef bresciano ha intitolato il Manzo all’olio più famoso della cucina italiana. «Le piacerebbe anche quello apparente, ne sono certo» chiude Cerveni, con un sorrisone. (m.b.)

 ??  ?? Stellato Stefano Cerveni è il cuoco più noto della zona Cresciuto nel ristorante di famiglia con le ricette della nonna ha una stella Michelin e ora lavora anche a Milano
Stellato Stefano Cerveni è il cuoco più noto della zona Cresciuto nel ristorante di famiglia con le ricette della nonna ha una stella Michelin e ora lavora anche a Milano

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