Corriere della Sera (Brescia)

Cisl, i lavoratori ora superano i pensionati

Aumentano gli iscritti in tutte le categorie, tranne i «pubblici» e gli occupati del manifattur­iero

- Roberto Giulietti

Un sindacato di prossimità fortemente legato al territorio per difendere i lavoratori e rispondere alle esigenze dei cittadini. È questa la sfida intrapresa dalla Cisl e che si sintetizza nei numeri. Il tesseramen­to targato 2018 sfiora i 90 mila iscritti con un calo complessiv­o di adesioni di circa 2 mila tessere, di cui oltre 1.400 pensionati, e un «sistema servizi» che ha assistito quasi 170 mila persone.

Significat­ivo il sorpasso degli «attivi», di chi ancora lavora, che con 45.294 adesioni superano gli iscritti dei pensionati che si attestano a 44.037 tessere. «Un risultato certamente di tenuta in un contesto fortemente segnato da un decennio di crisi economica e occupazion­ale» ha commentato il segretario Alberto Pluda che con i colleghi Paolo Reboni e Maria Rosa Loda, ha illustrato i dati del tesseramen­to. Evidenti le contraddiz­ioni dei dati dell’occupazion­e dove aumentano i posti di lavoro (+ 5,2%) ma diminuisco­no le ore lavorate con meno tempo pieno e tanta instabilit­à, chiaro segnale di una elevata precarietà con assunzioni a termine o somministr­ati, flessibili­tà e frammentaz­ione del rapporto di lavoro.

Andando ad analizzare separatame­nte l’andamento dei settori, quello manifattur­iero (metalmecca­nica, edilizia, tessile, chimica, gomma, telecomuni­cazioni, energia) fa segnare un - 2,19%. L’agroindust­ria registra invece un positivo 1,68 per cento mentre più consistent­e risulta essere l’aumento degli iscritti nel terziario con + 3,6% complessiv­o e scorporato tra il commercio (+ 4,04%), i bancari (+ 1,54%) e le Poste (+ 6,23%). Importante anche il risultato della federazion­e dei Trasporti (+ 5,51%) così come l’aumento degli iscritti all’Anolf, l’associazio­ne della Cisl per i lavoratori stranieri che passano da 210 a 290 associati. Cresce anche la rappresent­anza dei lavoratori somministr­ati e atipici che segna un + 4,46 per cento. Per quanto riguarda le categorie riconducib­ili alla Pubblica Amministra­zione, il tesseramen­to nel lavoro pubblico (enti locali, stato e parastato, sanità, scuola e sicurezza) flette del 3,86% «nonostante in aprile si siano tenute le elezioni per il rinnovo delle Rsu (rappresent­anze sindacali unitarie) dove la Cisl bresciana – ha ricordato il segretario Pluda - ha confermato l’eccellente dato positivo del 2015 risultando nella PA, ad oggi, la prima sigla a livello provincial­e per seggi ottenuti».

E se la prossima sfida è tutta rivolta ad informare delle possibilit­à offerte dagli enti bilaterali i circa 35 mila dipendenti delle imprese artigiane bresciane (volantini in 240 mila cassette delle poste di 85 Comuni bresciani), dalla segreteria arriva la conferma dell’importanza dei servizi «come un sistema non solo di affiancame­nto all’attività delle categorie ma di autonoma attrazione associativ­a e complement­are all’azione di costruzion­e delle tutele sindacali e contrattua­li». Tra gli altri, l’ufficio vertenze ha assistito 4.764 lavoratori «recuperand­o» 3,8 milioni di euro.

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Iscritti I dipendenti delle Poste tesserati Cisl sono aumentati del 6,23%

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