Cisl, i lavoratori ora superano i pensionati
Aumentano gli iscritti in tutte le categorie, tranne i «pubblici» e gli occupati del manifatturiero
Un sindacato di prossimità fortemente legato al territorio per difendere i lavoratori e rispondere alle esigenze dei cittadini. È questa la sfida intrapresa dalla Cisl e che si sintetizza nei numeri. Il tesseramento targato 2018 sfiora i 90 mila iscritti con un calo complessivo di adesioni di circa 2 mila tessere, di cui oltre 1.400 pensionati, e un «sistema servizi» che ha assistito quasi 170 mila persone.
Significativo il sorpasso degli «attivi», di chi ancora lavora, che con 45.294 adesioni superano gli iscritti dei pensionati che si attestano a 44.037 tessere. «Un risultato certamente di tenuta in un contesto fortemente segnato da un decennio di crisi economica e occupazionale» ha commentato il segretario Alberto Pluda che con i colleghi Paolo Reboni e Maria Rosa Loda, ha illustrato i dati del tesseramento. Evidenti le contraddizioni dei dati dell’occupazione dove aumentano i posti di lavoro (+ 5,2%) ma diminuiscono le ore lavorate con meno tempo pieno e tanta instabilità, chiaro segnale di una elevata precarietà con assunzioni a termine o somministrati, flessibilità e frammentazione del rapporto di lavoro.
Andando ad analizzare separatamente l’andamento dei settori, quello manifatturiero (metalmeccanica, edilizia, tessile, chimica, gomma, telecomunicazioni, energia) fa segnare un - 2,19%. L’agroindustria registra invece un positivo 1,68 per cento mentre più consistente risulta essere l’aumento degli iscritti nel terziario con + 3,6% complessivo e scorporato tra il commercio (+ 4,04%), i bancari (+ 1,54%) e le Poste (+ 6,23%). Importante anche il risultato della federazione dei Trasporti (+ 5,51%) così come l’aumento degli iscritti all’Anolf, l’associazione della Cisl per i lavoratori stranieri che passano da 210 a 290 associati. Cresce anche la rappresentanza dei lavoratori somministrati e atipici che segna un + 4,46 per cento. Per quanto riguarda le categorie riconducibili alla Pubblica Amministrazione, il tesseramento nel lavoro pubblico (enti locali, stato e parastato, sanità, scuola e sicurezza) flette del 3,86% «nonostante in aprile si siano tenute le elezioni per il rinnovo delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) dove la Cisl bresciana – ha ricordato il segretario Pluda - ha confermato l’eccellente dato positivo del 2015 risultando nella PA, ad oggi, la prima sigla a livello provinciale per seggi ottenuti».
E se la prossima sfida è tutta rivolta ad informare delle possibilità offerte dagli enti bilaterali i circa 35 mila dipendenti delle imprese artigiane bresciane (volantini in 240 mila cassette delle poste di 85 Comuni bresciani), dalla segreteria arriva la conferma dell’importanza dei servizi «come un sistema non solo di affiancamento all’attività delle categorie ma di autonoma attrazione associativa e complementare all’azione di costruzione delle tutele sindacali e contrattuali». Tra gli altri, l’ufficio vertenze ha assistito 4.764 lavoratori «recuperando» 3,8 milioni di euro.