Turismo, Pasqua da tutto esaurito
L’inchiesta Sole, neve e aria primaverile: tanti turisti, soprattutto stranieri, hanno scelto laghi e monti bresciani Prove tecniche di stagione estiva: quasi impossibile trovare una stanza sul Benaco
Il sole c’è, la neve pure. E c’è un incastro di ponti tale che consente di fare una vacanza vera e propria usando solo pochi giorni di ferie (tante scuole riaprono il 2 maggio). Sarà per questa congiuntura astrale perfetta che i laghi e i monti bresciani sono stati presi d’assalto: sul Garda e anche sul lago d’Iseo è quasi tutto esaurito (trovare una stanza ancora libera non è facile). Attesi villeggianti record, ma solo per una giornata anche a Montisola.
Altro che festività italiana e basta. La Pasqua quest’anno fa eccezione e porta in dote molti più turisti mitteleuropei, in particolare sulle rive del Garda. Francesi, olandesi, ma in primis tedeschi e austriaci. Quasi un anticipo di stagione estiva, facilitato dal bel tempo – oggi la vacanza è sempre più lastminute – e da una serie di «ponti» ravvicinati. In dieci giorni si susseguono la festività per eccellenza del cristianesimo, il 25 aprile e il Primo maggio: un’occasione soprattutto per gli italiani, che daranno l’assalto ai laghi lombardi, agli agriturismi, ma anche alle zone di montagna.
C’è ancora spazio – e molta neve – per sciare senza problemi: da Temù fino al ghiacciaio dell’Adamello, il 68% delle piste del comprensorio Ponte di Legno-Tonale è aperto. È l’altitudine a farla da padrona: si scia fino a domani sui percorsi di Ponte, invece più in alto, sulle piste del Tonale, piste aperte fino al giorno della Liberazione (e fino al 28 aprile se si considera anche il lato trentino). La stagione chiude ufficialmente il 5 maggio, ma nella parte più alta del ghiacciaio si potrà sciare fino al 19 maggio. Meraviglie della tecnologia e di una serie di precipitazioni che hanno reso possibile questa coda di sport e magia.
L’Alta Vallecamonica ha capito che deve provare ad allungare al massimo la stagione invernale, cercando di valorizzare l’interesse crescente anche per la montagna «estiva». E il Garda? Come si prepara all’estate 2019?
Il lago «ha un brand con un’identità ben definita, perciò non temiamo un calo dei turisti. Nemmeno per via della Brexit. Qui a Sirmione, poi, siamo molto ottimisti per la stagione» racconta Fabio Barelli. Lui è il presidente degli albergatori della penisola. E nei giorni di Pasqua ha notato con orgoglio la forte presenza degli stranieri che «di solito sono pochi, in questo periodo». Ma per lui è l’ennesima conferma che il Benaco è una metà sempre più internazionale, apprezzata da russi, arabi, tedeschi, francesi e molti italiani. Sarà anche merito del periodo primaverile, ma sul lago «si vede gente come in piena stagione. Si prevedono dieci giorni con un forte afflusso per via dei ponti molto ravvicinati – conferma Barelli –, poi è atteso il passaggio della Mille Miglia che ha sempre un’ottima influenza sul numero delle presenze».
Insomma, albergatori e ristoratori del Garda sono ottimisti per la stagione che si apre. E anche questo weekend di Pasqua sembra segnare un tutto esaurito, almeno nelle strutture alberghiere. Se aveste voluto prenotare un lungo weekend – dal sabato di Pasqua appena trascorso al martedì successivo – a Salò, per esempio, avreste trovato il 94% delle strutture con le camere occupate. Vi rimanevano dieci possibilità, tra cui l’Hotel Salò du Parc a 608 euro per tre notti (prezzo fornito da Booking.com) oppure l’hotel Laurin a 741 euro. Oltre il 90% di camere già prenotate risultavano anche a Desenzano, dove però ci sono più possibilità di trovare alberghi ancora disponibili: 33 hotel per essere precisi, con prezzi che variano, per tre notti, dai 752 euro del quattro stelle Villa Rosa Hotel che affaccia sul lungolago Marconi fino ai 392 euro del quattro stelle Relais du Lac, a due passi dall’Oasi San Francesco.
La settimana pasquale registra numeri buoni anche nel medio e alto lago: tutto esaurito in alberghi che da sempre parlano tedesco come quelli di Limone, che nel weekend raggiunge il 96% di camere occupate. Si va dai quasi 400 euro per notte del Park Hotel Imperial (cinque stelle) ai 150 euro dell’Alexander. Sarà anche merito del calendario e del tempo favorevole, ma la Pasqua cade in un momento più mite dell’anno. E questo ha favorito le prenotazioni, a differenza dell’anno scorso.
Un po’ meno traffico è previsto sul Sebino: a Iseo le
strutture hanno già venduto buona parte delle camere (91% è la rilevazione di Booking), mentre Montisola sarà soprattutto la destinazione per gite di una giornata. Tanti gli italiani che trascorreranno la giornata di domani tra colline e vitigni: solo nel bresciano si contano 347 agriturismi, meta sempre più apprezzata da chi vuole «scappare» dalle aree urbane e godere per una giornata, oltre che di aria sana, anche di cibi tradizionali e vino. Come rileva la Coldiretti, poi, «oltre un terzo della spesa dei turisti in vacanza in Italia è destinata alla tavola». Ma in questi giorni non mancheranno gli ingorghi sulle strade dirette in montagna: da Ponte di Legno in su, il consorzio assicura che 20 impianti di risalita su 28 sono in funzione e 28 piste su 41 risultano aperte. «Per l’Alta Vallecamonica la stagione si chiude bene: in questi giorni – dice il direttore del consorzio Michele Bertolini – tra alberghi e seconde case ci sarà molta gente».