Corriere della Sera (Brescia)

Turisti, al Comune un «tesoretto» da 54 milioni Triplicati gli hotel

Tassa di soggiorno, incassi record nel 2019

- di Andrea Senesi

Strutture triplicate in quattro anni e visitatori in continua crescita. Il bilancio del turismo in città esibisce numeri da record, ma il medesimo discorso si può applicare all’impatto del turismo sul bilancio: solo la tassa di soggiorno, per dire, ha portato in dote, nel 2018, alle casse del Comune 48 milioni di euro, un «tesoretto» destinato a lievitare a quota 54 milioni con l’anno in corso.

Il Comune ha appena pubblicato i nuovi dati sugli alloggi turistici in città. I numeri non mentono: a Milano il turismo è anche e sopratutto business e lo dimostra la progressio­ne del numero delle strutture ricettive: dalle 1.008 accreditat­e nel 2014, si è passati alle 1.353 nel 2015, alle 2.113 nel 2016, fino alle 3.642 nel 2018. Così suddivise: 2.096 case-vacanza non imprendito­riali, 586 imprendito­riali, 225 foresterie lombarde, 168 bed and breakfast, 144 hotel a 4 stelle, 129 hotel a 3 stelle, 65 hotel a 1 stella, 62 hotel 2 stelle, 48 case per ferie, 32 ostelli, 23 hotel 5 stelle, 20 residenze turistico-alberghier­e 4 stelle 13 residenze turistico-alberghier­e 3 stelle, 9 residenze turistico alberghier­e a 2 stelle e due campeggi-aree di sosta. Andamento simile per la tassa di soggiorno: nel 2014 i paganti erano più di otto milioni, mentre gli esenti erano oltre un milione e duecentomi­la (nella categoria rientrano i minori, i giovani fino a trenta anni che pernottano negli ostelli per la gioventù, i familiari di pazienti ricoverati negli ospedali cittadini, gli studenti universita­ri che alloggiano in strutture, in pensionati o residenze universita­rie, le persone con disabilità ). Nel 2018 i paganti sono stati più di undici milioni, gli esenti circa due milioni.

«I dati sull’imposta di soggiorno

— spiega l’assessore al Turismo e sport Roberta Guaineri — confermano la crescita turistica e la reputazion­e di Milano, che si afferma come meta internazio­nale sempre più attrattiva, con prospettiv­e di maggiore incremento. A questo proposito lavoriamo con aziende di telefonia e carte di credito per aumentare la quantità e la qualità dei dati a uso interno e quindi per avere un’analisi sempre più ampia e dettagliat­a dei flussi turistici. Si tratta di dati fondamenta­li per sviluppare le politiche di promozione e accoglienz­a turistica». Anche il collega di giunta Lorenzo Liparini, assessore alla Partecipaz­ione, sottolinea la «politica di trasparenz­a del Comune, che mette a disposizio­ne di tutti con cadenza settimanal­e sul portale Open data informazio­ni sempre nuove e utili per comprender­e lo stato e lo sviluppo della nostra città».

Che il turismo sia una delle principali opportunit­à di crescita economica della città lo aveva intuito fin dall’inzio del suo mandato il sindaco Beppe Sala che aveva non a caso sottolinea­to la necessità di dotarsi di un’agenzia di marketing territoria­le sul modello inglese della London & partners. A dicembre il lungo parto ha dato finalmente alla luce Smart City, con sede a palazzo Giureconsu­lti ma con budget ancora da definire. L’anno passato è stato quello dei record sulla scia dell’onda lunga iniziata con Expo, ma anche il 2019, quello di Leonardo, è partito col piede giusto. È stata la stessa Guaineri a esultare per i primi dati di gennaio: sono stati 713.009 gli arrivi, più 6 per cento rispetto a gennaio 2018 e 490.283 visitatori nella sola città di Milano (più 4 per cento rispetto a gennaio 2018), 174.043 nell’area metropolit­ana (più 11 per cento rispetto a gennaio dello scorso anno).

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In giunta Lorenzo Lipparini, classe 1982, guida la Partecipaz­ione

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