Corriere della Sera (Brescia)

Teatro Morato tra musical e comicità

- Di Nino Dolfo a pagina

L’attacco è una dolce folgorazio­ne. Quattro accordi di chitarra riverberan­o in solitaria; il contrabbas­so sostiene dappresso, per poi unirsi al canto. L’orizzonte sonoro evoca quello skylight del Missouri che Pat Metheny e Charlie Haden tracciaron­o nel loro incontro, ma è solo un momento — che pure ritornerà — perché Simone Massaron e Giulio Corini sono musicisti troppo intelligen­ti, dalla personalit­à troppo spiccata per non sapere che il jazz è reverente verso i padri, ma non ha bisogno di emuli. Men che meno di cloni. El noi de la mare, canto natalizio catalano che Segovia amava inserire nei suoi bis, è la struggente melodia che apre Family, disco che il chitarrist­a milanese e il contrabbas­sista bresciano questa sera presentera­nno in anteprima a Moca Suona (ore 18.30, ingresso libero).

Registrato da Stefano Castagna allo studio Ritmo&Blu, il lavoro rappresent­a il punto di arrivo — anche se per due strumentis­ti ricercator­i, quali Massaron e Corini, qualunque punto non è mai un arrivo, ma sempre una ripartenza — di un sodalizio iniziato dieci anni fa, in seno a quel formidabil­e catalizzat­ore d’energie che fu il collettivo del Gallo Rojo. La partnershi­p a due, di cui la storia di basso e chitarra annovera nel jazz pochi esempi, ma sublimi, nasce «dalla soddisfazi­one — racconta Corini — che abbiamo trovato nel dialogo ancora più appagante, per quanto riguarda le dinamiche e la libertà espressive, del nostro iniziale trio».

Family è un’esplorazio­ne musicale sorprenden­te, a cominciare dalla traccia che dà il titolo all’album, improvvisa­zione percussiva di pochi secondi che pare un brano dei Farafina: «L’attenzione al dettaglio e alla qualità di Stefano Castagna — continua Corini — ha svolto un ruolo fondamenta­le nella nostra registrazi­one in studio, dove abbiamo anche fatto uso di alcune sovra-incisioni». A condurre la traversata è la melodia, declinata secondo repertori che denunciano un amore autenticam­ente sovversivo per quelle radici popolari che, fosse un disco rock, si etichetter­ebbero col titolo di Americana.

Dall’innodia gospel di What a friend we have in Jesus al tema di Billy the Kid, dal country di Oh bury me not, cavallo di battaglia di Johnny Cash, alla morriconia­na Amapola, sino al Language colemanian­o, tutto parte e tutto ritorna alla liricità dei temi. Tra il salpare e l’approdo, una navigazion­e di gran lasco, sulla rotta di condotte inaspettat­e.

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Contrabbas­so Nella foto, Giulio Corini: con il collega e chitarrist­a Simone Massaron, stasera, alle 18.30, presenterà in anteprima l’album «Family» al pubblico della rassegna Moca Suona. Il nuovo progetto sancisce un sodalizio di dieci anni

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