Corriere della Sera (Brescia)

Tav, lavori e legalità Le ferite aperte nella pianura

Intesa tra Cepav2 e le organizzaz­ione sindacali sui subappalti e il rispetto dei diritti dei lavoratori

- Di Matteo Trebeschi

Operazione legalità e diritti per i cantieri dell’Alta velocità che uniranno Brescia e Verona. Il consorzio Cepav Due, che è il General contractor della tratta, e le organizzaz­ioni sindacali hanno firmato un protocollo in cui ci si impegna a garantire trasparenz­a dei subappalti e rispetto dei diritti dei lavoratori. Intanto i primi cantieri hanno preso corpo e hanno cambiato il profilo della pianura con terrapieni e trincee per un’opera che sarà lunga 48 chilometri.

L’impegno è reciproco: chi lavora per costruire l’Alta velocità dovrà farlo all’insegna della più completa legalità. È quanto messo nero su bianco nel protocollo siglato da Cepav Due, che è il General contractor della Brescia-Verona, e le imprese che lavorano negli appalti. Entrambi «si impegnano a verificare che la loro filiera garantisca il rispetto dei diritti dei lavoratori e di tutto il personale coinvolto nell’esecuzione dei lavori per la realizzazi­one dell’opera ferroviari­a». Il consorzio per l’Alta velocità, che nel giugno 2018 firmò il contratto per i lavori con Rfi, ha siglato questo protocollo insieme alle organizzaz­ioni sindacali che rappresent­ano gli operai dell’edilizia e dell’industria (Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil). I 48 chilometri complessiv­i dell’opera, che prevede diverse gallerie e viadotti, vedrà l’impiego di mezzi ad alta tecnologia ma anche rischi connessi alle attività di cantiere. Ecco perché il rispetto di tutte le regole risulta in questi appalti ancora più importante: sicurezza, rapporti con gli organismi paritetici di settore e subappalti a terzi sono alcuni punti del Protocollo. La tratta, che va dallo svincolo di Brescia Est a Verona Merci, è divisa in due lotti costruttiv­i: da una parte gallerie e viadotti per un valore di 1,9 miliardi di euro, dall’altra c’è la partita degli impianti tecnologic­i e dell’armamento dei binari per 607 milioni.

Ciò nonostante, rimangono difficoltà sull’avvio complessiv­o dell’opera: diversi appalti sono stati sì aggiudicat­i (ad esempio la galleria di San

Giorgio in Salici, nel veronese) mentre quello più rilevante, rappresent­ato dalla galleria di Lonato e dai suoi 5 chilometri, dovrà essere messo di nuovo a bando. Un lavoro da 205 milioni che per due volte non ha trovato l’interesse di nessuno. «Trovo molto strano che la gara per il tunnel sia andata deserta. Tanto più oggi che c’è ancora crisi e fame di lavoro» dice il sindaco di Desenzano Guido Malinverno. Viene quasi il dubbio che le aziende volessero capire «se i prezzi fossero buoni». Pur critico con l’attuale tracciato e in particolar­e per il tratto che attraversa il suo comune («temo i disagi dei cantieri e soprattutt­o il percorso di molti camion»), Guido Malinverno sa che l’Italia ha giudicato l’Alta velocità «un’opera strategica». Se è così, «possibile che una gara del genere sia andata deserta?» si chiede Malinverno, che aggiunge: «Mi domando se la scelta non fosse propedeuti­ca a far alzare i costi» della messa a gara.

 ??  ?? Orizzonti Il profilo di Lonato del Garda dietro una montagna di terra come se ne vedono tante nei cantieri Tav
Orizzonti Il profilo di Lonato del Garda dietro una montagna di terra come se ne vedono tante nei cantieri Tav
 ??  ?? La tratta
● I lavori interesser­anno un territorio che andrà dal casello Brescia est allo scalo Verona merci
La tratta ● I lavori interesser­anno un territorio che andrà dal casello Brescia est allo scalo Verona merci

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy