Corriere della Sera (Brescia)

La pianura ferita così cambia il paese

I lavori tra Brescia e Verona non passano inosservat­i: camion, piloni, scavi dall’autostrada si vedono gli squarci sulle colline

- M. Tr.

Impossibil­e passare inosservat­i. Sono i cantieri dell’Alta velocità, a Lonato del Garda. Qui, dove le colline moreniche degradano verso la pianura, le ruspe hanno già iniziato a spianare il terreno. Bisogna scavare e farlo in profondità: non c’è altra scelta, dato che la velocità commercial­e dei convogli supererà i 300 chilometri orari. E allora i plinti in cemento, le fondamenta e le gallerie dovranno scendere di diversi metri sottoterra. Qui, dove il suolo calcareo delle colline ospita a fatica il granoturco ma predilige la vite, è ormai un pullulare di uomini e mezzi. La tipica rete arancione dei cantieri prova a delimitare l’area Tav dal resto del mondo (autostrada compresa), ma non riesce a nascondere la campagna ferita. Dal nastro d’asfalto dell’A4 gli automobili­sti scorgono i cumuli di terra, i camion e i piloni per gettare il cemento. Ma anche le gabbie d’acciaio che servono ad armare il calcestruz­zo. Lonato è uno dei cantieri più importanti dell’intera tratta da Brescia a Verona: passa qui la galleria di 7 chilometri che sbuca a Desenzano e nelle vicinanze ci sono pure alcune aree logistiche. C’è chi è incuriosit­o da questo cantiere che promette convogli moderni e superveloc­i, facendo lavorare siderurgia, edilizia ed elettronic­a insieme. Ma c’è anche chi guarda all’opera con perplessit­à. Pensando alle deviazioni del traffico. E agli scavi che la talpa dovrà fare per la galleria.

Non senza conseguenz­e, avverte qualcuno, dato che sotto i depositi morenici scorre la falda acquifera che abbevera anche i paesi dell’Alto Mantovano (anni fa il gestore dell’acquedotto Sicam mise nero su bianco i propri timori). Il tunnel profondo interferir­à con la falda? Una domanda che rimane aperta, come gli scavi di questo cantiere che corre parallelo sotto l’autostrada MilanoVene­zia.

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Le foto certifican­o una pianura ferita e uno skyline in rapida evoluzione È l’esito dei primi cantieri aperti per la Tav tra Brescia e Verona, nella zona di Lonato e Calcinato dopo sono iniziati gli scavi, il movimento terra e i terrapieni a fianco dell’autostrada
Scorci Le foto certifican­o una pianura ferita e uno skyline in rapida evoluzione È l’esito dei primi cantieri aperti per la Tav tra Brescia e Verona, nella zona di Lonato e Calcinato dopo sono iniziati gli scavi, il movimento terra e i terrapieni a fianco dell’autostrada
 ??  ?? Panorami Un terrapieno copre quasi completame­nte la vista di Lonato in uno dei primi cantieri aperti per costruire la Tav. Le foto sono di Filippo Venezia per l’Agenzia Ansa
Panorami Un terrapieno copre quasi completame­nte la vista di Lonato in uno dei primi cantieri aperti per costruire la Tav. Le foto sono di Filippo Venezia per l’Agenzia Ansa

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