Bomba alla Polgai, il perito chiede tempo per le analisi
Se ne riparla a febbraio, quando si tornerà in aula per discutere — in sede di incidente probatorio — le conclusioni tecniche del perito (che ha chiesto una proroga) incaricato dal giudice di condurre una serie di accertamenti per capire se le due pentole a pressione trovate dagli agenti della Digos durante le perquisizioni dei mesi scorsi, in un capanno a Sellero, siano compatibili con l’ordigno rudimentale esploso alla sede della Polgai la notte tra il 17 e il 18 dicembre del 2015. A rivendicare l’episodio fu una cellula anarchica: «Con questa azione abbiamo aperto una nostra progettualità di attacco Anarchico come Cellula anarchica acca (C.A.A) affini alla internazionale nera e ci aggiungiamo alla chiamata per l’azione per un dicembre nero». Inizialmente archiviata, il pm erica Battaglia ha riaperto l’inchiesta a carico di due anarchici: Juan Antonio Sorroche Fernandez, 41 anni, spagnolo originario di Girona — accusato di aver piazzato una bomba carta che il 12 agosto 2018 danneggiò la sede della Lega Nord a Villorba, Treviso — e Manuel Oxoli, 36 anni, bresciano ma all’epoca di casa in provincia di Trento come l’amico: un paio di settimane fa è stato condannato a tre anni e due mesi per aver favorito la latitanza di Sorroche in Valcamonica. Dove sono state trovate le «pentole» sospette. (m.rod.)
L’attentato L’ordigno rudimentale esplose la notte tra il 17 e il 18 dicembre 2015: nessun ferito