Regione «ricca» di finanziamenti Il Broletto piange
Brindisi di fine anno con il bicchiere pieno per gli assessori regionali bresciani. Coppa mezza vuota per il presidente della Provincia Samuele Alghisi. La Regione nel bilancio di 25 miliardi ha erogato 50 milioni in bandi per il tessuto commerciale e imprenditoriale locale. Importanti tutele anche per il comparto agricolo con norme meno «repressive» per le aziende zootecniche. Il Broletto è nelle sabbie mobili della riforma Delrio, vive tagli ai trasferimenti ma è riuscito a garantire 44 milioni di investimenti per strade e scuole.
La Provincia di Brescia saluta il 2019 brindando con un bicchiere «mezzo vuoto». Non poteva essere altrimenti stando ai dati forniti dal presidente Samuele Alghisi. L’ente funziona, ha i conti in ordine, mostra capacità di innovazione e inventiva, investe in infrastrutture ed edilizia scolastica ma, e qui sta il punto, continua a vivere la crisi di identità post riforma Delrio, fatta di lacune nell’attribuzione delle competenze e risorse in calo oltre che di un ente a metà tra il tecnico e il politico.
Alghisi ha tradotto il tutto parlando di «difficoltà oggettive legate alla legge Delrio», di «difficoltà economiche per cui, nel 2019, sono stati trasferiti allo Stato 47 milioni di euro, ovvero il 46% delle entrate tributarie dell’ente» e di una situazione complessiva per cui
«non è sostenibile pensare di andare avanti in questo modo».
Fin qui il lamento. Ieri però c’è stata soprattutto la manifestazione d’orgoglio di un ente che continua a investire. Nel capitolo innovazione c’è soprattutto la centrale unica di committenza di area vasta, ovvero la stazione appaltante alla quale aderiscono 160 Comuni e che a fine novembre ha pubblicato qualcosa come 135 procedure per un valore complessivo non lontano dai 200 milioni di euro. «Laddove i Comuni non hanno capacità di fare progettazione propria — ha sottolineato Alghisi — trovano nella Provincia il partner per farlo in forma aggregata. Un modello che altre Province ci stanno copiando». Oltre alla centrale unica, fiori all’occhiello sono anche il progetto Smart Area, la rete bibliotecaria che collega oltre 600 biblioteche di quattro province, il Bando lumen sull’illuminazione pubblica per 21 Comuni. Nel capitolo infrastrutture ci sono 11 milioni di manutenzione ordinaria e quasi 44 di investimenti: tra le opere di prossimo appalto la deviante all’abitato di Montichiari (9,5 milioni) e i lavori a Concesio (3,3 milioni); tra quelle in progettazione i 6,5 milioni per la deviante di Orzivecchi e i 7 per l’adeguamento della carreggiata stradale Orzinuovi Roccafranca.
Il 2020 sarà soprattutto l’anno dei ponti: quello di Palazzolo su tutti (18 milioni) ma anche i primi interventi ai 24 viadotti con bollino rosso che necessitano di interventi urgenti. Otto milioni gli investimenti in edilizia scolastica per cui i lavori sono già in corso o lo saranno a breve. Lo sblocco del turn over garantirà inoltre 61 nuove assunzioni nel prossimo triennio. L’augurio per il 2020? «Una soluzione condivisa per il depuratore del Garda».