Cadavere nel lago Giallo sul Sebino
Ripescato il corpo di una donna, età apparente di 40 anni
Il corpo di una donna, apparentemente di una quarantina d’anni, è stato trovato ieri nel tardo pomeriggio nelle acque del lago a Monte Isola. Indagano i carabinieri di Chiari.
È stato un signore di mezza età, a passeggio da solo prima di rientrare per la cena con lo sguardo diretto verso il lago, ad accorgersi di «qualcosa» che si stava muovendo a pelo d’acqua. Non c’è voluto molto perché realizzasse, senza ombra di dubbio, si trattasse di un cadavere che stava galleggiando nel Sebino.
Il (macabro) ritrovamento a Monte Isola, frazione di Carzano, attorno alle 19.10 di sera. Quel corpo è stato avvistato a una decina di metri dalla riva, quindi una distanza tale da non precludere del tutto il riflesso delle luci accese in paese e vicino alla sponda del lago.
Subito il testimone ha attivato i soccorsi. Sul posto i carabinieri e le squadre dei vigili del fuoco, che hanno materialmente condotto le operazioni di recupero. In tarda serata il corpo non aveva ancora un nome. Impossibile identificarlo con certezza. È di una donna, questo gli operatori l’hanno stabilito. Età apparente: 40 anni. Nessun altra informazione, se non i brandelli dei vestiti, ancora riconoscibili, che indossava. Pantaloni.
Un altro dato è insindacabile: l’avanzato stato di decomposizione del corpo. Si esclude, di conseguenza, la morte risalga alle ultime ore. Sono passati giorni, forse settimane. Cosa sia successo prima, però, è naturalmente tutto da ricostruire. Se si tratti di un incidente, un suicidio. In questa fase gli investigatori non possono nemmeno escludere il decesso sia dovuto a un’azione violenta.
Si lavora quindi su un doppio fronte, almeno. Quello «scientifico», con l’analisi di ogni reperto o elemento utile a restituire un’identità al corpo recuperato nel lago d’Iseo, e quello «tradizionale»: al vaglio dei carabinieri — al lavoro i militari della compagnia di Chiari — eventuali denunce di scomparsa che non hanno trovato seguito, per prima cosa. Ieri sera, anche dopo alcune ore dal recupero, nessuno si sarebbe fatto vivo per chiedere informazioni o avanzando il dubbio si potesse trattare di una persona cara o amica di cui non si hanno più notizie. Ma è ancora presto.
Il magistrato ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di medicina legale di Brescia, dove sarà condotta l’autopsia sul cadavere di questa donna, apparentemente giovane, restituita dalle acque del Sebino. Chi sia, quando sia morta, come e in quali circostanze, però, è tutto da capire.