«Uno, nessuno centomila»: Lo Verso allo specchio
Il romanzo «più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita»: così lo ha definitolo stesso autore, Luigi Pirandello. Pubblicato a puntate nel dicembre del 1925, e solo nel 1926 in volume, viene considerato la summa del pensiero sulla vita, sulla realtà e sull’io del grande drammaturgo siciliano.
Questa sera, ore 21, Uno nessuno centomila va in scena all’auditorium San Barnaba, riadattato nella forma del monologo, con Enrico Lo Verso, uno dei volti più noti del teatro, della tv e del cinema italiano (Il ladro di bambini di Gianni Amelio, tanto per citare un titolo rimasto memorabile).
Come Mattia Pascal, il protagonista di questo romanzo, Vitangelo Moscarda, è un antieroe, un uomo immaturo e inconcludente. Tra le pagine è proprio lui a raccontare le sue vicende, come se si stesse rivolgendo direttamente al suo interlocutore, ovvero il lettore. Vitangelo Moscarda, un uomo sulla trentina d’anni, è figlio di un banchiere dal quale eredita la banca. Grazie a questa donazione può permettersi di vivere di rendita, senza neppure lavorare. Un giorno sua moglie Dida gli fa notare che il suo naso è leggermente storto. Di contro, lui inizia ad avere una crisi di identità perché capisce che le persone attorno a lui hanno una percezione diversa della sua immagine e allora si pone l’obiettivo di distruggere le percezioni diverse che la società ha di lui. Da qui la volontà di scoprire chi è veramente: decide di cambiare vita.
La vita, secondo Pirandello, si apre come in un gioco di scatole cinesi, e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila, per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. «La riduzione — ha detto Alessandra Pizzi, regista — diventa il presupposto per un teatro che informa, che supera la funzione dell’intrattenimento e diventa pretesto, occasione, spunto per la conoscenza, anche seduta psicanalitica».
L’allestimento, che sta circuitando da oltre tre anni (più di 400 repliche) ha partecipato a importanti festival nazionali e internazionali. A Busto Arsizio ha ricevuto a Busto Arsizio il Premio Delia Cajelli per il Teatro, nell’ambito della seconda edizione delle Giornate Pirandelliane promosse dall’associazione Educarte in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento. Nella scorsa stagione ha vinto il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione e la migliore regia.
Biglietti disponibili online su ciaotickets.com. Informazioni al numero di telefono 327 9097113.