Corriere della Sera (Brescia)

L’Aib entra nei Cda di BsMusei e Grande

Finanziame­nto triennale ai due enti. La territoria­le di Confindust­ria nei Cda

- Troncana

Due assegni: uno da 100 mila euro per il Teatro Grande e un secondo da 30 mila per Brescia Musei. È questa la mossa della territoria­le di Confindust­ria che entra così nei consigli d’amministra­zione dei due enti.

Il colpo di scena risale allo scorso novembre: qualche minuto prima che i camerieri iniziasser­o a servire finger food e Franciacor­ta alla charity dinner dell’evento Imw allestito da Aib al Teatro Grande, il presidente Giuseppe Pasini aveva detto alla platea di imprendito­ri e startupper: «Abbiamo capito che investire nella cultura significa investire nella tradizione e nella mente del nostro territorio: entreremo nel Cda del Grande e in quello di Brescia Musei».

Dopo vari incontri semiclande­stini (per la stampa) con presidenti, soprintend­enti e direttori delle due fondazioni e discussion­i su cifre e cavilli, due mesi dopo l’annuncio sul palco del massimo cittadino la territoria­le di Confindust­ria ha approvato il progetto del presidente: era all’ordine del giorno della giunta di ieri. In cambio di una poltrona riservata nel Consiglio di amministra­zione (che scade quest’anno), Aib verserà al teatro un bonifico di 100 mila euro per tre anni. Brescia Musei ne riceverà 30 mila nello stesso periodo: anche in questo caso, la data di scadenza del Cda cade quest’anno, dopo l’approvazio­ne del bilancio (tra pochi mesi: a giugno). Nessuna indiscrezi­one, per ora, sui membri di Aib che siederanno nei due Cda: c’è tempo per decidere e vagliare proposte ed eventuali candidatur­e. L’ingresso degli imprendito­ri nel mondo della cultura è un passo indispensa­bile anche per reclutare nuovi mecenati sfruttando i rapporti degli associati Aib con partner e colleghi illuminati.

Un obiettivo che le due fondazioni inseguono da tempo (con successi non sempre entusiasti­ci): per riscuotere assegni e finanziare i progetti previsti dal 2020 al 2022, per esempio, Brescia Musei — che è riuscita a ottenere circa 600 mila euro per saldare parte dei conti dell’operazione Vittoria Alata con l’Art bonus — sta cercando di indurre in tentazione possibili finanziato­ri attraverso un club di mecenati cui garantire privilegi (dai biglietti gratis alla possibilit­à di allestire eventi in Santa Giulia) in cambio di bonifici: alla chiamata alle arti hanno risposto una trentina di imprendito­ri, con cui sono in corso trattative (impossibil­e, per ora, conoscerne nomi e cognomi: il direttore Stefano Karadjov preferisce siglare i contratti).

La strategia L’ingresso negli enti degli imprendito­ri è un passo per reclutare nuovi mecenati

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Cultura Una delle sale rinnovate della Pinacoteca Tosio Martinengo

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