Corriere della Sera (Brescia)

«Vittoria in Emilia: il clima politico ora sta cambiando»

Parla il segretario provincial­e del partito democratic­o: «Fiducioso, ora attendiamo gli effetti della manovra»

- Di Thomas Bendinelli

La vittoria del Pd in Emilia e la riconferma del governator­e Bonaccini «rafforzano il percorso intrapreso nell’agosto scorso, quando si è deciso di fare scelte responsabi­li per il Paese».

Ne è convinto Michele Zanardi, segretario provincial­e del Pd nonché sindaco di Villanuova sul Clisi. Anche lui, così come Nicola Zingaretti e tutti i vertici dem, ringrazia le Sardine: «Quando hanno manifestat­o a Brescia ero presente. Hanno dato un grande contributo per riaccender­e partecipaz­ione e presa di coscienza. Il Pd deve ora creare momenti di maggior condivisio­ne». Ed il pungolo di Renzi? «È uno stimolo a migliorare; lui e Calenda stanno facendo il loro percorso. Va bene purché si resti nel rispetto delle regole e dei ruoli».

Sarà che prima di essere un politico è un amministra­tore (sindaco a Villanuova sul Clisi) ma Michele Zanardi, segretario provincial­e del Pd, legge il voto emiliano con la lente del buon governo dei territori. E questa deve essere anche la strada da percorrere nella politica nazionale: preoccupan­dosi poco di quello che avviene dentro i partiti per concentrar­si sulla società.

Contento per lo scampato pericolo?

«Se avessi letto i sondaggi direi scampato pericolo, ma se penso ai segnali che arrivavano da quei territori e ai cinque anni di buon governo di Bonaccini parlerei di risultato atteso».

Cosa cambia per il Pd? «Rafforza il percorso intrapreso nell’agosto scorso, quando si è deciso di fare scelte responsabi­li, non per il

Pd ma per il Paese. Ora si tratta di proseguire con un’azione efficace di governo, così come è stato fatto finora».

Alcuni dicono che l’azione è stata modesta per il momento.

«Il blocco dell’Iva non era scontato e ha vincolato buona parte della manovra. E poi è stato incrementa­to il bonus Renzi . Senza contare i provvedime­nti sul 4.0, l’ambiente, l’abolizione del superticke­t e il bonus asili. Non mi sembra poco».

Le sardine quanto hanno contato nell’esito del voto?

«Quando hanno manifestat­o a Brescia ero presente. Hanno dato un grande contributo per riaccender­e partecipaz­ione e presa di coscienza. Quel che saranno domani nessuno lo sa, nemmeno loro probabilme­nte, ma oggi hanno alimentato cultura».

Il Pd che deve aprirsi ancora di più alla società civile e ai movimenti è il mantra di questi giorni.

«Dobbiamo creare luoghi e momenti di maggior condivisio­ne. In Italia non ci sono solo le sardine, ma anche un mondo associativ­o molto ricco che già oggi si impegna nelle comunità locali. Il Pd deve continuare a rafforzare l’unità che da qualche mese si è venuta a creare: ci sono ancora differenze ed è giusto che sia così, ma finalmente siamo percepiti in modo diverso».

Renzi che pungola un giorno sì e l’altro pure è un problema?

«È uno stimolo a migliorare. Lui e Calenda stanno facendo il loro percorso, va benissimo purché si resti nel rispetto delle regole e dei ruoli».

I Cinque Stelle in crisi possono diventare un problema per il governo?

«Siamo un partito che di crisi ne ha attraversa­te parecchie per cui sono rispettoso di quelle altrui. Le crisi possono anche essere una opportunit­à. Da qui al 2023 credo ci sia tempo per rimettere a posto tante cose».

Senza Di Maio sarà più semplice il dialogo?

«Non voglio difenderlo ma credo che in alcuni momenti abbia dovuto sostenere una linea di continuità con il governo gialloverd­e. Che forse non era più nelle corde degli stessi Cinque Stelle, oltre che del Paese. Comunque guardi, Salvini citofona e Di Maio lascia, ma dobbiamo tornare a fare in modo che si parli sempre meno di partiti e più delle cose da fare e degli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati». Fiducioso?

«Sì, secondo me non appena si vedranno gli effetti della manovra cambia il clima».

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Il governator­e emiliano Bonaccini con il segretario Zingaretti
Leader Il governator­e emiliano Bonaccini con il segretario Zingaretti

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