Finazzer Flory e le idee di Borges
Ricordi, visioni e sogni sono il nucleo di «Lo specchio di Borges» che Massimiliano Finazzer Flory ha ampliato con nuovi brani per adattarlo come appuntamento che partecipa alla rassegna «Dialogo nel buio» dell’Istituto dei Ciechi (ore 21, via Vivaio 7, prenotaz. obbligatoria a www.dialogonelbuio.org,
ingr. 20 euro). Dal 5 marzo nel teatro dell’Istituto sono previsti altri quattro appuntamenti a scadenza mensile, sempre con Finazzer in scena e con il virtuoso Sergio Scappini e la sua fisarmonica digitale, in grado di rendere la magia delle note di Piazzolla evocando un’intera orchestra. «Viviamo in un mondo che sta perdendo il senso più autentico della poesia — aggiunge Finazzer Flory — che in scena si cala nei panni di un uomo dai capelli grigi e dagli occhi grigi che è insieme il grande scrittore Borges e l’altro da sè che si riflette nello specchio». In poco meno di un’ora il personaggio dà vita a cinque episodi e a un epilogo esaltando il potere salvifico del «libro», strumento stupefacente ed estensione di memoria e immaginazione. In una società che vive sotto scacco delle immagini, con l’apporto delle musiche di Scappini viene proposto un dialogo fra parole e musica che impone di lasciare fuori le distrazioni per dare spazio a un’idea di fantastico e alla vera condivisione delle emozioni.