Corriere della Sera (Brescia)

Dentista «abusivo» nel centro di Montirone: non c’è la prova Il pm chiede l’archiviazi­one

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Non c’è alcuna prova inconfutab­ile. Nel fascicolo, agli atti, nessun documento ufficiale — nemmeno ufficioso — che certifichi al di là di ogni ragionevol­e dubbio l’assenza di una laurea in medicina, di un’iscrizione all’albo degli odontoiatr­i e quindi dell’abilitazio­ne a lavorare. Così come non compare traccia del contrario, naturalmen­te. Ma dal momento in cui l’onere della prova spetta all’accusa, il pm Antonio Bassolino (che il fascicolo l’ha ereditato) ha chiesto l’archiviazi­one del procedimen­to aperto proprio per esercizio abusivo della profession­e nei confronti di un presunto dentista che esercitava senza titoli per farlo, oltre che del direttore (ormai ex) sanitario del centro nel quale lavorava, a Montirone (medico Ats in forza anche in carcere a Verziano e Canton Mombello) che non avrebbe potuto sostanzial­mente non essere al corrente della situazione. Il blitz del Nas nel 2018. In studio c’era proprio lui, il direttore, sulla cinquantin­a come il medico, oltre a quattro pazienti sentiti all’epoca: uno disse che quel dentista (già denunciato nel 2003) lo seguiva da vent’anni. Di recente si è fatto sentire l’ex direttore sanitario, il quale però non sarebbe entrato nel merito: «Non ero sempre in studio, non ho documenti specifici e mi stavo pure per dimettere». Lo fece, in effetti, proprio in quei giorni. In sintesi, non ci sono atti che dimostrino quel medico non sia laureato nè iscritto all’albo. E le indagini sono già chiuse. Per la procura, quindi, il caso va archiviato. (m.rod.)

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