Libertà e leggerezza: i nuovi valori delle giovani
Gustavo Pietropolli Charmet domani in città per il suo libro «Le ragazze sono cambiate»
Èin corso una rivoluzione e forse non ce ne siamo accorti. Le ragazze sono cambiate (FrancoAngeli, 2019) è l’ultimo libro firmato da Gustavo Pietropolli Charmet e da altri terapeuti del consultorio gratuito del Minotauro, realtà — fondata a Milano dallo stesso Charmet con alcuni soci — che da 35 anni si occupa di disagio adolescenziale. «Scriva qualcosa su questo: che i mass media parlino apertamente del fatto che le ragazzine hanno in mente la propria realizzazione, come i maschi in fondo», sollecita al telefono con la voce giovane di chi ha fatto della propria vita una missione.
Come crescono le bambine di oggi?
«In famiglia vengono date loro le stesse opportunità dei figli maschi: percepiscono fin da subito che la loro persona non è caratterizzata dall’identità di genere. Hanno una libertà di scelta, movimento, espressione che non ha eguali rispetto al passato. Inoltre figli unici della famiglia affettiva di oggi non sono apprezzati dai genitori se sono obbedienti, ma se sono autonomi, intraprendenti, popolari tra i coetanei. Così le adolescenti si sentono istigate a realizzare il proprio Sé».
Cosa vuol dire per le ragazze realizzare il proprio Sé?
«Non certo farsi una famiglia e avere un bambino. È la propria affermazione personale che conta: avere un lavoro, essere autonome economicamente, avere successo nella società. Il maschio è passato in secondo piano: sebbene le nuove ragazze non rinuncino a una vita sentimentale e sessuale felice, mirano a conservare la propria libertà all’interno del rapporto. Desiderano essere libere e leggère: libere dal dovere di farsi carico della relazione con un maschio oggi e con un marito e un figlio domani, leggère per potersi muovere, studiare all’estero, lavorare in un’altra città… Gestiscono tutto ciò che hanno in maniera inedita: corpo, sentimenti, valore, tempo, denaro, potere. La maternità, sopraffatta da altre priorità, esce dalla prospettiva perché non collima con il bisogno di leggerezza; viene messa a fuoco quando rischia di essere troppo tardi. Le ragazze hanno apportato cambiamenti importanti nel loro progetto di vita, ma il prezzo della libertà è alto e si paga in termini di solitudine e sofferenza: abbiamo un esercito di anoressiche, di ragazzine che si tagliano, che bevono troppo, che fumano troppo. Si è perso il senso del limite e ciò preoccupa gli adulti che non dovrebbero stancarsi di cercare un dialogo di cui le adolescenti hanno estremo bisogno. Anche per capire fino a dove possono spingersi senza stare male».