CINE BUSSOLA
JUDY (durata 118’)
Gli ultimi concerti a Londra di Judy Garland, bambina prodigio di Il mago di Oz e poi star della Mgm distrutta da pillole e alcol. Rupert Goold rivisita il dramma di Peter Quilter
End of the rainbow. Una vita mai normale, affollata di mariti, figli, compagni, assistenti. Renée Zellweger, pronta per l’Oscar, piange, canta e si difende dalla solitudine. Invano.
IL DIRITTO DI OPPORSI (durata 136’) Targato Warner Bros come Richard Jewell, un legal drama che punta l’indice contro il razzismo che non muore mai. Storia di (vera) ingiustizia nell’Alabama segregazionista. Il modello dell’hawaiano Destin Daniel Cretton è Il buio oltre la
siepe di Harper Lee. L’avvocato idealista (Michael B. Jordan) e il condannato a morte (Jamie Foxx). Teso, appassionato.
ODIO L’ESTATE (durata 110’)
Il dolce ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo dopo il flop di
Fuga da Reuma Park e quattro anni divisi. Il nullafacente innamorato di Massimo Ranieri, il venditore di accessori per scarpe e il dentista snob e stressato. Tre famiglie costrette a condividere la vacanze in un’Italia ammaccata e chiassosa. Le mogli (Natoli, Mascino, Di Biase) sono l’asso nella manica.
VILLETTA CON OSPITI (durata 88’)
Vizi, ansie e segreti della borghesia del Nord Est in un noir italiano che sfiora temi capitali come l’emigrazione, le connivenza in nome del quieto vivere, lo scontro genitori figli. Tutti complici, tutti colpevoli. Ivano De Matteo scava nella provincia malpensante. Giallini-Cescon, che coppia!
DOOLITTLE (durata 106’)
Il dottor Doolittle, reso celebre da una serie di libri di Hugh Lofting degli Anni 20, più volte ripreso dal cinema, compreso il musical con Rex Harrison del 1967, parla con gli animali, assistenti e bodyguard, e deve trovare la pianta magica che salverà la regina nella caverna della Draghessa. Robert Downey Jr fa il fumetto digitale con classe.
UNDERWATER (durata 95’)
Con due interpreti davvero trendy, Kristen Stewart e Vincent Cassel, un disaster movie liquido, ansiogeno ed emergenziale. Laddove un gruppo di scienziati al lavoro sott’acqua viene travolto da un sisma e scaraventato in una dimensione di orrori subacquei. Lotta per la sopravvivenza con molti debiti fantasy e una tensione a orologeria. 1917 (durata 110’)
Le trincee della Grande Guerra raccontate da Sam Mendes attraverso la missione suicida di due caporali che devono superare le linee nemiche e consegnare un messaggio vitale. Kolossal bellico-digitale in un doppio piano sequenza, una soggettiva che insegue i soldatini tra morte, rovina, strazio. Ultra pop, contro la global cattiveria.
FIGLI (durata 97’)
Lo sbriciolamento della coppia perfetta, né boghese né sovversiva, alla nascita del secondo figlio. Commedia generazionale e insieme dossier (quasi) statistico. Pensato da Mattia Torre, morto nel luglio scorso, e diretto da Giuseppe Bonito. Cortellesi-Mastandrea mettono verità e talento.RRR
ME CONTRO Trasloco TE al cinema - LA VENDETTA del canale DEL Youtube SIGNOR per S ragazzi (durata Me 64’) contro Te dei siciliani Sofì e Luì: Sofia Scalia, classe 1997, e Luigi Calagna, 1992. Oltre 4 milioni di iscritti. L’integrazione film-web è faticosa. Ma gli incassi incoraggiano e l’operazione merita attenzione. Dirige il videomaker Gianluca Leuzzi.
RICHARD JEWELL (durata 129’)
Duro, astuto. E puro. A quasi 90 anni, Clint Eastwood torna in pista con la storia (vera) del vigilante paffuto e mammone che sventò un attentato al Centennial Park di Atlanta durante l’Olimpiade 1996 e divenne prima un eroe e poi un reprobo a cui rovinare la vita. I mass media sciacalli, la giustizia distorta, l’oscura Fbi. Appassionante, originale.
JOJO RABBIT (durata 108’)
La fiaba del baby nazista e del suo amico immaginario, una versione fiabesca di Hitler. Jojo ci crede, ma trova il coraggio di cambiare idea. Stile Wes Anderson. Il regista neozelandese Taika Waititi si rifà con garbo e humour al libro Il
cielo in gabbia di Christine Leunens ma non sempre coglie nel segno. Scarlett Johansson e Sam Rockwell eccellenti.
HAMMAMET (durata 126’)
Il declino di Bettino Craxi nell’esilio tunisino. Il rapporto con la figlia, il partito, i sodali politici, i nani e le ballerine. Gianni Amelio è interessato soprattutto ai tormenti dell’uomo di potere che inciampò su se stesso. Un film che non è fatto per piacere ma per far discutere. Eccellente Favino, e non solo per il trucco: gesti, voce e sguardi valgono lo spettacolo.