Corriere della Sera (Brescia)

Rifiuti, va estesa la tariffa puntuale

L’appello Per il Broletto sconti solo in 33 paesi

- Pietro Gorlani pgorlani@corriere.it

Brescia è tra le prime province italiane per percentual­i di raccolta differenzi­ata: nel 2018 ha superato il 76 per cento, in crescita del 2,3 per cento sull’anno precedente. Purtroppo però cresce anche la quantità di rifiuti prodotti, in barba alle norme stabilite a livello nazionale ed europeo. Per contrastar­e questo fenomeno la Provin- cia di Brescia ha messo a punto una strategia: incentivar­e l’adozione della tariffazio­ne puntuale, che premia i cittadini più «ricicloni» e costa anche meno. Grazie ai 100mila euro di contributi stanziati dal Broletto nel 2018 i Comuni che hanno adottato questo sistema sono passati da 22 a 33 . Brescia l’ha rinviato al 2021.

In tema di rifiuti urbani va fatto un plauso ed un rimprovero ai bresciani. Sono sempre più virtuosi nella raccolta differenzi­ata, tanto che la media provincial­e nel 2018 è salita del 2,3% attestando­si al 76,44%. Ma nelle nostre case è aumentata la produzione di immondizia del 3,8% (da 634mila a 660mila tonnellate) andando in direzione contraria alle norme europee e nazionali.

Servono regole più stringenti per ridurre all’origine gli imballaggi, come hanno ricordato ieri i vertici dell’ente Provincia ed i dirigenti del settore Ambiente. E vanno applicati i metodi di raccolta rifiuti più efficaci: il «porta a porta spinto» è il migliore, meglio se con tariffa puntuale. Consiste nell’alleggerir­e le bollette dei cittadini che riciclano di più. Questa la strada maestra che vuole seguire il Broletto: «I paesi con tariffazio­ne puntuale nel 2018 erano 33, ovvero 11 in più dell’anno precedente — ha ricordato il presidente Samuele Alghisi — grazie anche agli incentivi stanziati dalla Provincia, 100mila euro». Un punto dirimente, questo, anche per la città (la tariffazio­ne puntuale è slittata al 2021). È vantaggios­o per le tasche del contribuen­te: il costo pro capite della raccolta rifiuti per le utenze domestiche è di 74 euro: scende a 58 euro in quei Comuni (lo ripetiamo, 33 su 205) che applicano la tariffa puntuale (la maggior parte si trovano nell’Ovest bresciano, nel raggio d’azione dell’ex Cogeme oggi Lgh). Servirebbe­ro più aiuti per incentivar­e questo passaggio virtuoso. La Provincia non prende più contributi dal termovalor­izzatore, che avrebbe potuto utilizzare con questo fine. Come se non bastasse Arera, l’autorità di regolazion­e di energia, reti e ambiente, «sta introducen­do norme che rendono difficile l’applicazio­ne della tariffazio­ne puntuale» aggiunge Alghisi. Certo, già oggi il costo dello smaltiment­o dei rifiuti nel Bresciano è tra i più bassi d’Italia, grazie anche all’abbondanza di ditte di recupero e alla presenza del termovalor­izzatore più grande d’Italia che brucia 721mila tonnellate l’anno, di cui solo il 38% prodotte nel Bresciano (155mila ton di rsu, 92mila ton di rifiuti speciali e 23mila di fanghi della depurazion­e). Tra gli impianti però «mancano quelli per il trattament­o dell’organico e del verde — ricorda il vicepresid­ente Guido Galperti — per questo è necessaria la realizzazi­one dell’impianto A2A di Bedizzole che trasformer­à in biometano 70 mila tone l’anno di umido». Impianto che si dovrebbe sbloccare con la conferenza dei servizi decisoria di fine febbraio (è giacente anche la domanda di Agrinatura a Leno). Per ridurre i rifiuti sono fondamenta­li anche le scelte etiche dei singoli: «Ogni anno un bresciano produce in media 72kg di umido e 84kg di verde — spiega Stefania Faini del settore Ambiente — se si installass­ero in casa dei composter questi quantitati­vi si ridurrebbe­ro, la gente avrebbe concime per il giardino e avremmo meno camion per la raccolta sulla strada». Già.

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Una famiglia di Brescia espone la differenzi­ata. In città la percentual­e di avvio al riciclo è del 73%. La tariffa puntuale, con sconti ai più «ricicloni» è slittata al 2021
La svolta Una famiglia di Brescia espone la differenzi­ata. In città la percentual­e di avvio al riciclo è del 73%. La tariffa puntuale, con sconti ai più «ricicloni» è slittata al 2021

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