RITORNO AL PASSATO con la domenica ai musei
Cultura e arte Prosegue l’apertura gratuita degli spazi museali nei giorni festivi Nel Bresciano si può spaziare dai «pitoti» in Valcamonica alle Grotte di Catullo
Il diktat di questo fine settimana è: scrollarsi di dosso l’abbrutimento (soprattutto post prandiale, con molle abbandono sui divani) uscire di casa e nutrirsi di bellezza. Il Mibac prosegue la buona abitudine della Domenica al museo, proposta ogni prima domenica del mese fino a marzo. Il fatto che sia gratis va visto come uno stimolo in più per scoprire luoghi inaspettati. In tutta Italia sono ben 480 i tesori storici, artistici e architettonici aperti liberamente al pubblico. Il parco archeologico di Paestum, la reggia di Caserta, il parco archeologico di Borgia, a Catanzaro, Castel Sant’Angelo e la Galleria Borghese a Roma, il museo d’arte orientale a Venezia, il castello di Moncalieri.
Opportunità ad ogni latitudine del Bel Paese – l’elenco completo è disponibile su www.iovadoalmuseo.it. E non mancano occasioni in provincia di Brescia dove sono dieci i tesori da scoprire, tra siti archeologici, monumenti e musei. Da mattina a sera c’è la possibilità di mettere a punto un programma per viaggiare nel tempo e nello spazio, partendo dalla preistoria arrivando al medioevo, dalla Valcamonica al lago di Garda. L’itinerario ideale potrebbe partire dalle incisioni rupestri, patrimonio dell’Unesco, con la visita al Mupre, il museo della preistoria, a Capodiponte che nelle sale di Villa Afostani ricostruisce, attraverso anche numerosi reperti, la quotidianità delle popolazioni che si erano insediate in Valcamonica nella preistoria. Ulteriori dettagli arrivano dal parco archeologico dei Massi di Cemmo e dal parco nazionale delle Incisioni rupestri di Naquane.
Da non mancare la vista al museo archeologico di Cividate Camuno dove sono emersi, nel corso di minuziose campagne di scavi nel corso degli anni, anche un prezioso teatro e un anfiteatro. A Breno si può visitare il tempio di Minerva e, per proseguire il viaggio in epoca romana, alla scoperta di altri tesori, si può arrivare a Lonato dove domenica saranno aperte gratuitamente al pubblico le fornaci romane, rimaste in attività dal II secolo d.C. fino al XIV secolo.
Spostandosi a Desenzano ci si può addentrare nella villa romana e nell’antiquarium, per immaginare la vita del tempo.
Mentre, raggiungendo Sirmione, si può spingersi all’estremità della penisola per addentrarsi nelle grotte di Catullo, con vicino parco archeologico, e chiudere la giornata con la visita al Castello scaligero, magari aspettando il tramonto sul lago, regalandosi un ulteriore spunto di «bello» , tutto al naturale.