Io, Antonio Gramsci: così il teatro si fa documento e storia
Il «teatro documento» da molti anni è diventato un segmento frequentato della messa in scena, divenendo una praticata forma di scrittura, uno strumento accessibile di produzione, uno stimolo per l’autore al farsi interprete del testo.
Ma soprattutto, secondo una categoria gramsciana del pensiero, il «teatro documento» è diventato uno spettacolo didattico,in grado di far conoscere al grande pubblico vita, opere e pensiero di personaggi e personalità della grande e della minuta storia del nostro Paese.
Ed è proprio Antonio Gramsci questa volta a diventare oggetto di uno spettacolo che andrà in scena venerdì 7 febbraio, replica unica, nell’auditorium Primo Levi di via Balestrieri a Brescia. «Un Gramsci mai visto. Il pensatore rivoluzionario fra teatro, musica e poesia» si intitola la pièce scritta e interpretata da Angelo D’Orsi, allievo di Norberto Bobbio, prestigioso docente all’università di Torino.
Il testo si compone di cinque monologhi corrispondenti alla sintesi delle cinque parti di cui si compone la recente voluminosa biografia che D’Orsi ha pubblicato per Feltrinelli sulla vita e sul pensiero del grande saggista politico e militante rivoluzionario. Il testo è un Gramsci che si racconta in prima persona, narrando vicende umane e tensioni sociali, fino al tempo del carcere e al ricovero in clinica, luoghi dove nasceranno I quaderni e Le lettere.
Il racconto è intervallato da musiche e canti della tradizione popolare italiana del primo Novecento. L’autore interprete considera anche, nella scrittura del testo, di una delle vocazioni che Gramsci assecondò nella sua appassionata vita: quella teatrale — Gramsci fu profondo conoscitore del teatro, critico militante, convinto che l’esperienza teatrale fosse una delle formule più significative per la diffusione del pensiero.
Lo spettacolo giunge a Brescia in un tour patrocinato da circoli culturali, dipartimenti universitari, associazioni partigiane, circoli politici.
A Brescia lo spettacolo è organizzato dalla federazione bresciana di Rifondazione Comunista. «Una nuova formula di diffusione di un pensiero — dice Dino Greco, figura storica della sinistra bresciana —. Un vero spettacolo gramsciano, aggiunge, oltre che uno spettacolo su Gramsci».
L’appuntamento è per le ore 20,30. Ingresso euro dieci.