Depuratore I sindaci a Costa: altro progetto
I sindaci dell’asta del Chiese hanno incontrato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiedendogli di valutare altre opzioni per il depuratore del Garda, «non solo Montichiari e Gavardo». Il 27 febbraio si riunirà la cabina di regia, che potrebbe avanzare un supplemento di indagini sulla localizzazione dell’impianto che continua a far discutere.
I100 milioni di euro, legati al progetto del nuovo depuratore del Garda, non sarebbero in scadenza. È quanto avrebbe confermato ieri il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in un incontro con i sindaci dei comuni del Chiese. Gli amministratori di Montichiari e Gavardo hanno chiesto di «fermare il procedimento istruttorio» che prevede la costruzione di due impianti di depurazione del Benaco proprio in questi due comuni. «Vogliamo che si proceda ad un nuovo studio, preliminare alla fase di progettazione, che valuti altre soluzioni alternative che finora non sono state prese in considerazione ». Tradotto, va riconsiderata l’ipotesi di Lonato e, soprattutto, quella di «portare tutto a Peschiera che è la più premiante sotto il profilo ambientale» ricorda il sindaco di Montichiari, Marco Togni. Molto dipenderà dalla cabina di regia, dove siedono Regione e soprattutto l’Ato, che dovrebbe essere chiamato dal ministero a fare altre valutazioni sui possibili depuratori. Il consigliere regionale M5S Ferdinando Alberti ha invece incontrato i funzionari di Costa: «Ho ottenuto l’ok da parte del Ministero di richiedere, in sede di cabina di regia, la valutazione e comparazione di costi e benefici di tutte le alternative progettuali». Indipendentemente dall’ubicazione, per Alberti è necessario che «vengano usate le migliori tecnologie esistenti, che invece non sono previste nel progetto scelto». (m.tr.)