Bazoli: «Questo governo è arrivato al limite»
«Il tasso di logoramento è alto, ma si può ancora riparare»
«Ottimista di natura, ma molto preoccupato per la tenuta del governo: siamo al limite». A dirlo è Alfredo Bazoli, il deputato capogruppo del Pd in Commissione Giustizia.
Avvocato, ci spieghi la sua preoccupazione.
«Il tasso di logoramento interno alla coalizione è molto alto. Siamo ancora in tempo per tornare indietro, ma siamo sempre più vicini al limite. Il Governo deve guardarsi non solo dall’opposizione, ma anche dal suo interno».
Si riferisce a Renzi ospite da Bruno Vespa?
«Ho letto le sue dichiarazioni e al suo rilancio sulle riforme istituzionali: fatico a capirne l’obiettivo oramai. Mi sembrano dichiarazioni buttate lì a caso, in contraddizione peraltro con quanto si sta facendo in questi mesi. C’è la riduzione dei parlamentari, si sta discutendo una nuova legge elettorale, si stanno studiando accorgimenti sulla sfiducia costruttiva. Tutte cose nelle quali Italia Viva è a pieno titolo nel gruppo di lavoro del governo: cosa c’entra l’uscita sul sindaco d’Italia?». E quindi?
«C’è da parte di Renzi un continuo scartamento, in un quadro peraltro di rapporti già sfilacciati. Il voto ripetuto con le opposizioni sulla giustizia alimenta questa situazione da tempo».
Sulla prescrizione non è stato tenero nemmeno lei.
«Certo. Noi però abbiamo fatto una battaglia limpida contro questa riforma e oggi stiamo facendo uno sforzo di sintesi e di mediazione. Lo abbiamo trovato distinguendo tra sentenze di condanna e assoluzione: non è esaltante né gratificante ma è la logica dei compromessi. Mi soffermerei però sulla riforma del processo penale e all’ambizione di ridurre i tempi dei processi. Se si arriverà qui davvero, e su questo Italia Viva potrebbe davvero piantare qualche bandierina, i processi dureranno meno e il tema della prescrizione diverrà secondario».
Renzi sulla giustizia, Salvini sulla sicurezza o sull’interruzione di gravidanza: alla fine il governo non tiene mai il banco.
«Vero. La maggioranza è nata e ha dovuto impegnarsi sulla legge di bilancio e dopo le regionali in Emilia avremmo dovuto partire con traguardi di medio termine. Il ministro dell’Economia Gualtieri vorrebbe già lavorare sulla legge di Bilancio 2021 mettendo al centro economia e lavoro, ma l’azione di logoramento di Iv sta pregiudicando questo percorso».
Credibile che Italia Viva esca ed arrivino sostegni da altre parti?
«I famosi responsabili sembrano l’araba fenice ma nemmeno si sa dove siano. Io non credo che legislature come questa possano restare appese a gruppi raccogliticci, non è una strada percorribile. L’ipotesi che Italia Viva esca dalla maggioranza e altri prendano il suo posto la vedo molto ma molto improbabile».
Un’ultima battuta sulla strage in Germania: proprio due giorni fa ha presentato un’interrogazione sull’estrema destra a Brescia.
«Non sono fenomeni minimamente paragonabili ovviamente. Colpisce però che in Germania si riaffaccino episodi di tale natura. E conferma, tornando all’Italia, che episodi minori ma sempre più frequenti debbano essere monitorati con la dovuta attenzione. L’attività di gruppi xenofobi o di suprematisti sono sempre più diffusi ovunque in Occidente».