E le aziende iniziano la conta dei danni
Le richieste dell’economia
Quanto pesa sull’economia provinciale una settimana — forse due — di stop agli esercizi commerciali, ai cinema, alle manifestazioni fieristiche, alle palestre? Per ora è impossibile quantificarlo, ma gli imprenditori, ieri presenti al tavolo convocato dal Prefetto Attilio Visconti, ora chiedono al governo interventi specifici per aiutare uno dei cuori pulsanti dell’economia italiana a risollevarsi dall’allarme sanitario. Una richiesta di cui si è fatto primo portavoce il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, e che ha incontrato il favore dell’europarlamentare bresciano Oscar Lancini.
Quanto pesa sull’economia provinciale una settimana — forse due — di stop agli esercizi commerciali, ai cinema, alle manifestazioni fieristiche, alle palestre? E quanto pesa il rallentamento degli scambi fra Brescia e la Cina, considerando che la nostra provincia è al quinto posto nazionale nell’export verso Pechino per un controvalore annuo che sfiora il mezzo miliardo di euro?
Difficile, forse impossibile dirlo. «Sicuramente è prematuro stimare una cifra, quel che è certo è che i nostri associati seguiranno tutte le regole adottando i protocolli interni in azienda» spiega il vicepresidente di Aib, Enrico Frigerio, ieri pomeriggio presente alla riunione indetta dal Prefetto Attilio Visconti.
Attenzione da parte del presidente di Apindustria Douglas Sivieri: «Molte aziende del terziario e dei servizi si sono già organizzate potenziando al massimo il telelavoro: chi può ha lasciato a casa i propri dipendenti per evitare al massimo gli assembramenti e ridurre il rischio. Più complesso nel manifatturiero: per questo spero arrivi da Roma al più presto un decreto che apra alla possibilità della cassa integrazione in deroga». Il rischio che il cuore pulsante dell’economia italiana sta affrontando è chiaro in tutti gli imprenditori. Conclude Sivieri: «Sento il presidente del Consiglio Conte dirsi sorpreso. Un atteggiamento incomprensibile, ho piena fiducia nelle nostre istituzioni, però mi sarei aspettato maggior prontezza di riflessi».
Fra i presenti in Prefettura anche Carlo Massoletti, numero uno della Confcommercio bresciana, il quale ha apprezzato la decisione di Attilio Visconti di chiamare a raccolta, ieri sera, i 205 sindaci della provincia: «Fino a oggi (ieri per chi legge, ndr) le amministrazioni hanno fatto ognuna di testa propria, col risultato che alcuni mercati rionali, come ad esempio a Rovato, sono stati sospesi, mentre altri si sono regolarmente tenuti». Pesanti le ricadute sul sistema dell’accoglienza: «Da un giorno con l’altro — spiega il presidente di Federalberghi Brescia Alessandro Fantini — la maggioranza delle prenotazioni sono state disdette, in città per business ma anche in montagna. Si salvano i laghi perché la stagione non è ancora iniziata, ma si temono code e danni d’immagine anche gravi».
Preoccupato per le conseguenze economiche delle attività produttive della città anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono: «A livello economico ci saranno conseguenze devastanti. Sicuramente chiederemo un aiuto al governo affinché metta delle risorse a titolo compensativo per tutte quelle attività commerciali e industriali che si sono viste costrette a interrompere direttamente o indirettamente il loro lavoro. Mi auguro di trovare il giusto ascolto. Spero che anche l’Unione europea, vista l’eccezionalità della situazione che sta colpendo l’Italia, valuti lo stanziamento di aiuti economici straordinari da trasferire al governo e quindi alla Regione e agli enti territoriali».
Al cinema si lavora per un lieto fine: mentre gli schermi delle sale di città e provincia restano spenti (fino a domenica) e le distribuzioni annullano le prime visioni dei film previste per questo fine settimana, l’associazione di categoria sta aprendo un tavolo di crisi con il Mibact. All’ordine del giorno, un provvedimento di sostegno agli spettacoli, teatri inclusi. «È un evento unico e imprevedibile: per ora, meglio non fare calcoli sulle ricadute economiche» fa sapere Tomaso Quilleri, che in città gestisce le multisale Oz e Wiz, il cinema Sociale e il Moretto.