Dentro Casa annullata: danni per 300 mila euro
«Gli stand sono già tutti montati. Eravamo pronti ad aprire i battenti venerdì ma è stato annullato tutto. Un imprevisto che ci costerà tra i 250 ed i 300 mila euro. Speriamo di poter aprire almeno il 7 e l’ 8 marzo». A parlare è Gianpaolo Natali, organizzatore di Dentro Casa Expo (è anche consigliere comunale di Fratelli d’Italia), manifestazione che doveva svolgersi questo ed il prossimo fine settimana alla Fiera di Brescia ma che è stata «annullata» dall’ordinanza regionale emessa per arginare l’emergenza coronavirus. Sfortuna nella sfortuna: «Davanti a calamità quali epidemie difficilmente l’assicurazione ripaga dei danni» spiega Natali al quale non resta che sperare in qualche forma di sussidio pubblico a favore delle attività produttive.
L’ordinanza ha portato anche alla chiusura anticipata di GolosItalia, in programma dal 22 al 26 febbraio a Montichiari (ha chiuso i battenti già da ieri). Ordinanza che colpisce tutta la Lombardia e quindi anche Milano: alla Fiera di
Rho dal 26 al 28 febbraio doveva svolgersi Myplant & Garden il più importante salone professionale del verde in Italia, al quale dovevano partecipare anche espositori bresciani.
Sempre a causa del divieto di riunire più persone nel medesimo luogo è stata annullata «e rinviata a data da destinarsi» la riunione del patto di sindacato degli azionisti bresciani di Ubi Banca, che si sarebbe dovuta tenere ieri pomeriggio a Brescia per esaminare l’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo. Saltata anche l’assemblea generale di Confagricoltura Brescia prevista per venerdì a Villa Fenaroli di Rezzato. «Siamo colpiti da questa emergenza — spiega il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli — ed abbiamo preso la decisione inevitabile di rinviare la nostra assemblea generale, il momento più importante della vita della nostra organizzazione. Da imprenditori ed agricoltori vogliamo prima di tutto esprimere la nostra solidarietà alle famiglie colpite dall’epidemia ed ai cittadini dei territori sottoposti a restrizioni ed assicurare il nostro massimo impegno per proseguire l’attività produttiva e garantire l’approvvigionamento di materie prime fondamentali per l’alimentazione». Il settore primario infatti non subisce restrizioni di qualsiasi genere. Il Bresciano, con 1,2 miliardi di litri di latte munti ogni anno risulta territorio fondamentale e prezioso per la sopravvivenza del settore lattiero caseario. I camion di latte, carne e verdura non vengono quindi interrotti. Visto che le università (così come le scuole di ogni ordine e grado) sono chiuse fino a domenica (ma l’ordinanza con tutta probabilità verrà estesa per un’altra settimana) è stato annullato anche l’evento Big Breakfast, l’incontro annuale di tutti i gruppi imprenditoriali di Bni Brescia, interessati a sviluppare nuovo business grazie allo scambio di «referenze» in programma venerdì all’aula magna della Facoltà di Medicina.
Tutti da calcolare anche i danni derivanti dall’annullamento di viaggi d’affari in arrivo dall’estero programmati da una delle province più produttive d’Italia.