Gli ospedali sospendono visite e operazioni non urgenti Mascherine e guanti ai medici di base: «Non ci sono per tutti»
Prima di accedere all’ambulatorio i mutuati faranno un «triage» telefonico: così si riducono i contagi
Molti ospedali del bresciano riducono l’attività chirurgica: niente operazioni, se non quelle urgenti, come prevede l’indicazione regionale. Ma stop anche ai prelievi di sangue, fatti salvi quelli per pazienti oncologici, donne incinta e per chi è soggetto a terapie speciali come la Tao (anticoagulante).
L’altro fronte caldo su cui si cerca di fare prevenzione è quello degli studi dei medici di famiglia e dei pediatri di base: ieri sera i medici dovevano approvvigionarsi di una mascherina con il filtro, una scatola con 100 guanti e dei camici, tutti forniti dall’Ats di Brescia. Il problema è che ieri sera alcuni medici non hanno ricevuto alcun presidio: esauriti. «Senza dimenticare che molti di questi prodotti sono comunque monouso» spiegano i camici bianchi. E mentre i dispositivi di protezione scarseggiano, l’Ats assicura che sta lavorando per far arrivare il materiale necessario. Nel frattempo, come si legge sul sito dell’Ordine dei medici, ci sono una serie di indicazioni alle quali i dottori dovrebbero attenersi: «L’accesso all’ambulatorio deve avvenire solo dopo contatto telefonico». È il medico a dover «effettuare un triage telefonico distinguendo i casi potenzialmente sospetti» per il coronavirus. Sarà il dottore a stabilire chi accusa i sintomi dell’influenza e quindi potrebbe aver contratto il coronavirus da chi, invece, ha altre esigenze, come la ripetizione di ricette. In tal caso, l’ingresso in ambulatorio viene posticipato e comunque differenziato. Si prescrive poi che «nella sala d’aspetto dell’ambulatorio» siano «presenti per i pazienti mascherine chirurgiche e disinfettante per le mani».
Intanto gli ospedali hanno ridotto molte attività: «rimandati a data da destinarsi» ambulatori, operazioni programmate e prericoveri in Poliambulanza dove, come altrove, si garantisce l’urgenza e le attività legate all’oncologia. Ambulatori ridotti anche a S.Anna e Città di Brescia, forti restrizioni sull’attività chirurgica. Sospesi i ricoveri programmati in tanti altri ospedali, compresa la Maugeri di Lumezzane. L’Asst del Garda comunica che, oltre alla sospensione delle operazioni non urgenti, «fino al primo marzo» anche il servizio di vaccinazioni è fermo, chiude anche l’ufficio dove prendere il medico di base, gli ambulatori per i Pap test e la commissione invalidi. (m.tr.)