Il segretario Uil: «Lo accettiamo ma fa male»
Èsempre stato al fianco della famiglia di Manuela, sin dall’inizio. Anche dopo l’udienza, con il capo chino e gli occhi lucidi. Mario Bailo è il segretario provinciale della Uil: «Ovviamente rispettiamo la sentenza, non possiamo fare altro. Con i genitori e i fratelli di Manuela abbiamo cercato la verità da subito, e se questa è quella processuale dobbiamo accettarla». Pausa. Anche lui riflette sull’esclusione della premeditazione. «Ne prediamo atto, ma è triste. Triste pensando al modo in cui tutta questa vicenda si è evoluta: penso all’occultamento del corpo, alla vacanza di Pasini...ma tant’è». La normativa è cambiata di recente, l’omicidio è un delitto che non potrà più essere giudicato con il rito abbreviato, «già, il contrario costituiva un neo della giustizia, ma resta il fatto la riforma non sia retroattiva» quindi non applicabile al caso di Manuela Bailo. «Sia chiaro, non che una condanna a trent’anni avrebbe ridato una figlia a questi genitori, ma forse sarebbe arrivato un messaggio diverso» riflette Mario Bailo, il quale comunque sottolinea come non si debba dimenticare «che quantomeno si è partiti dal massimo della pena per un omicidio volontario». Vero. «A me paradossalmente quello che ha colpito di più, davvero, è stato il comportamento di Pasini successivo al delitto. Fa male, fa molto male». (m.rod.)