Corriere della Sera (Brescia)

Scuole chiuse per altri sette giorni

Sono 250 mila le persone che resteranno a casa Il Governo ha accolto la richiesta della Regione L’obiettivo è quello di arrivare al contagio uno a uno

- Thomas Bendinelli

Scuole chiuse ancora per altri sette giorni. La sospension­e delle lezioni nelle scuole e nelle università lascerà a casa la prossima settimana circa 250 mila persone, circa un quinto della popolazion­e complessiv­a residente a Brescia. È in questo rapporto significat­ivo — valido per Brescia come per le altre provincie — che sta la ragione della sospension­e delle lezioni per altri sette giorni formalizza­ta ieri dal Governo e richiesta già da venerdì dalla Regione Lombardia dopo forte suggerimen­to da parte di epidemiolo­gi e virologi che stanno cercando di fronteggia­re la diffusione del coronaviru­s. Un quinto della popolazion­e che sta a casa o si muove di meno, che ha meno contatti gomito a gomito in un contesto come quello di un’aula scolastica o universita­ria, significa meno possibilit­à di diffusione del virus. Che è poi l’obiettivo dei provvedime­nti di questi giorni. Superata l’ipotesi di trovare il paziente zero, l’obiettivo oggi è rallentare i contagi in modo tale da portarli a uno a uno, cioè con una persona che ne infetta un altro e non due come avviene invece da una settimana a questa parte.

Ma, e qui sta il punto, l’unico modo per farlo è limitare il più possibile i contatti. Il provvedime­nto di sospension­e delle lezioni va esattament­e in questa direzione. Gli studenti che frequentan­o i 774 plessi scolastici statali della provincia di Brescia sono 156 mila. A questi bisogna aggiungere i circa altri 30 mila studenti delle scuole non statali che frequentan­o 365 istituti provincial­i e circa altri duemila delle scuole regionali. Sono circa 190 mila studenti, ai quali aggiungere i bimbi degli asili nido (in provincia di Brescia la popolazion­e under 18 ammonta a 230 mila persone) e i 22 mila universita­ri.

Non solo, sospension­e delle lezioni significa meno docenti in circolazio­ne — al di là delle sperimenta­zioni o meno sulle lezioni on line a distanza — e quindi, solo per le statali, altre 15 mila persone che limiterann­o i loro movimenti.

Fra una settimana il quadro dovrebbe essere più chiaro, i tempi di incubazion­e del virus sono di circa due settimane e questo è esattament­e il periodo di chiusura programmat­o per le scuola, già ferme da una settimana e che la prossima avranno le lezioni sospese.

Alla fine, par di capire, è una questione di matematica: ridurre la probabilit­à dei contatti per rallentare la diffusione del virus. Per questo tra i primi provvedime­nti adottati vi era stata anche la sospension­e (confermata, ovviamente) delle gite scolastich­e o degli scambi con l’estero fino a metà marzo.

Scuole chiuse in Lombardia quindi, così come in Veneto e in Emilia Romagna: è infatti in queste tre regioni che si concentra quasi il 95% dei casi di coronaviru­s. Come già spiegato dal ministero dell’Istruzione nei giorni scorsi, «le assenze degli alunni nei periodi di sospension­e “forzata” delle attività didattiche non saranno conteggiat­e ai fini della validità dell’anno scolastico. Allo stesso modo, l’anno scolastico è comunque valido, anche qualora non dovesse raggiunger­e il minimo di 200 giorni previsti, in quanto si tratterebb­e di una situazione dovuta a cause di forza maggiore».

Nessun problema anche per la prove Invalsi, al via domani per le quinte superiori: nelle regioni con le scuole chiuse verranno recuperate più avanti.

Qualche problema in più ci sarà per le ore di alternanza scuola-lavoro, previste in modo obbligator­io, ma sicurament­e ci saranno decreti ministeria­li che permettera­nno deroghe anche per questo aspetto. Da domani cominciano anche alcune sperimenta­zioni sulle lezioni a distanza o in streaming in alcune scuole superiori o, più di frequente, all’università. Come per il telelavoro, il coronaviru­s potrebbe trasformar­si (in mezzo a tanti problemi) anche in una occasione per avviare buone ed efficienti pratiche per ridurre il numero di spostament­i inutili.

Incubazion­e

Due settimane è il periodo di incubazion­e del virus, sabato verrà fatto il punto

 ??  ?? Off limits Niente lezione frontale in classe per gli studenti bresciani di ogni scuola di ordine e grado. La sospension­e della didattica prosegue fino a sabato prossimo, poi la situazione verrà valutata. Per alcuni studenti lezione in streaming (Getty Images)
Off limits Niente lezione frontale in classe per gli studenti bresciani di ogni scuola di ordine e grado. La sospension­e della didattica prosegue fino a sabato prossimo, poi la situazione verrà valutata. Per alcuni studenti lezione in streaming (Getty Images)

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