Gli anziani in contatto con la famiglia via WhatsApp grazie all’educatrice
Un pizzico di fantasia, il fatto di saper usare WathsApp e tanta buona volontà: ecco quanto è bastato per rasserenare i 73 nonnini ospiti della Rsa Sorelle Girelli di Marone. Il colpo di fantasia che ha risolto una situazione l’ha avuto l’educatrice Giusy Orofino, da anni presenza importante nel ricovero. Donna sensibile e generosa s’è accorta che gli anziani vivevano le loro giornate nell’angoscia. Per evitare il propagarsi del contagio e la diffusione del coronavirus tra i soggetti più deboli, l’ordinanza regionale (rinnovata nelle ultime ore di un’altra settimana) ha vietato le visite — indistintamente di famigliari, amici o conoscenti — nelle case di riposo: da una settimana ingresso interdetto quindi a chiunque, anche ai parenti stretti. Non ricevendo più visite gli ospiti si sentivano abbandonati. Soffrivano sia i fortunati abituati al
In contatto con i familiari grazie a un’educatrice saluto quasi quotidiano di figli o nipoti; sia coloro che invece vedevano la «casa» priva della solita animazione: le chiacchiere, la gente. Come spiegare la situazione e far capire a persone in genere dalla memoria labile che nessuno può entrare? Qualcuno ha pensato alla morte del proprio congiunto, altri a una catastrofe. Di certo, non al virus. Giusy ha risolto il problema facendo vedere e sentire ai nonni i propri cari sul display del telefonino, dopo aver stabilito il collegamento. Il metodo funziona e il sorriso dei nonnini basta a ripagarla per tante ore di pazienza indispensabile. Con il sorriso c’è la gioia che una piccola idea sia bastata a rasserenare anziani pazienti. Giusy Orofino è da ringraziare, come tutte le persone che si stanno prodigando per il prossimo.