Lonato, la rocca diventa hi-tech: il senatore rivive con racconti 3D
Lonato: il progetto finanziato da Cariplo con 200 mila euro
Alla rocca di Lonato ogni salottino, studio e camera della casa museo del senatore Ugo da Como rivivranno grazie alla realtà virtuale. Basterà indossare un paio di occhiali hi-tech, gli ArtGlass, per fare un tuffo nel passato e vivere scene di vita vintage tridimensionali, in modo da carpire storie e dettagli sconosciuti. Ci sarà anche una sala «immersiva» nella Casa del Capitano e sarà valorizzato il museo ornitologico con una visita interattiva che riproporrà l’habitat degli animali collezionati. Il progetto della fondazione Ugo da Como sarà possibile grazie al finanziamento di 200 mila euro della Fondazione Cariplo.
Le porcellane, le reliquie in maiolica, i peltri e i manoscritti-feticcio del senatore, collezionista e lettore bulimico, resusciteranno davanti al pubblico: per vederli muoversi e parlare basterà indossare un paio di occhiali hi tech, gli ArtGlass.
Ma ogni salottino, studio e camera della casa-museo di Ugo Da Como sarà riconquistato con la realtà virtuale: nella Rocca si potrà sentire la voce di Isabella d’Este, viaggiare tra gli ulivi secolari senza spostarsi di un centimetro, fissando una parete, e immergersi nelle architetture.
Indotta in tentazione dal progetto «Ugo Da Como 150 — L’anniversario che scrive il futuro: realtà aumentata e sala immersiva per nuove esperienze al museo», la Fondazione Cariplo ha deciso di intestare un contributo di 200 mila euro (uno dei finanziamenti più alti assegnati dal bando Luoghi di innovazione culturale): verranno spesi fino all’ultimo centesimo per trascinare nella realtà virtuale la
Rocca viscontea, il castello e il Museo civico ornitologico. Sarà una rivoluzione in due atti. Il primo è la creazione di una sala immersiva nella Casa del Capitano: con lo sguardo fisso alle pareti, il pubblico potrà fare un viaggio che, partendo dalle stanze del senatore, lambisce le colline moreniche, i borghi, i vigneti, le piazze e il lago di Garda.
Ma la realtà aumentata arriverà anche nella Rocca: gli ArtGlass e i contenuti audio-video integreranno le architetture oggi visibili con sofisticatissime ricostruzioni a 3 dimensioni. Saranno anche arruolati attori per interpretare scene di vita vintage, in modo da far trapelare storie e dettagli ancora sconosciuti. Nella Casa del Podestà, come scritto qualche riga sopra, prenderanno vita gli oggetti accumulati da Ugo Da Como: anche i libri, i manoscritti e gli incunaboli della sua biblioteca si lasceranno sfogliare (virtualmente), e sarà possibile scoprire l’evoluzione della dimora tra un restauro e l’altro. In sottofondo, come Cicerone, la voce narrante dello stesso senatore. Quella di Isabella d’Este , invece, svelerà al pubblico il castello (la marchesa ci arrivò con 93 persone tra ancelle e personale e ne rimase ipnotizzata).
Infine, l’ultima parte del progetto: una visita interattiva al Museo ornitologico con la ricostruzione in 3D dell’habitat degli animali collezionati (si sentirà anche il loro canto). I racconti non avranno una sbavatura dal punto di vista scientifico, ma adotteranno un linguaggio pop comprensibile a chiunque.
Il fine del progetto (cui ha lavorato il direttore Sergio Onger con i suoi collaboratori) è riconquistare tutti gli spazi della Rocca attribuendo loro accezioni e sfumature diverse ma connesse l’una all’altra, e allineare l’offerta della Fondazione (e della città di Lonato) a quella dei museali internazionali. Con le sale immersive e gli ArtGlass si punta soprattutto a catturare un pubblico giovane che, attraverso soluzioni hi-tech, potrà trovare stimoli inediti e affascinanti per accedere al complesso museale.
I visitatori stranieri non saranno trascurati: tutte le nuove esperienze saranno proposte in tre lingue (italiano, inglese e tedesco). La Rocca sarà sempre più aperta e inclusiva: è previsto anche un percorso Lis su misura.