Corriere della Sera (Brescia)

Pmi: a marzo -30% di ricavi

L’analisi di Confartigi­anato Lombardia: «Alle condizioni attuali le piccole imprese perderanno 5,6 miliardi di euro sugli introiti»

- Di M. Del Barba

Dal punto di vista economico comincia a concretizz­arsi l’ordine di grandezza delle ripercussi­oni dell’emergenza sanitaria sul tessuto imprendito­riale della Lombardia e della provincia di Brescia.

È la Confartigi­anato a pubblicare un primo dato sulla base di un sondaggio effettuato tra giovedì 27 febbraio e domenica primo marzo su un campione regionale di 2.500 imprese fino ai 50 addetti, fra di cui 263 bresciane. E sono numeri che fanno tremare: «Alle condizioni attuali, spiega il presidente dell’associaè zione di categorie Eugenio Massetti — si teme un calo del fatturato del 30% nel prossimo mese e del 2,6% su base annua, per un controvalo­re di 5,6 miliardi di euro». Il sondaggio evidenzia un’ampia diffusione di pesanti segnali recessivi, con otto imprese su dieci interessat­e dalla crisi coronaviru­s. Il 62,5% delle Pmi lombarde rilevava infatti già nei giorni dell’intervista segnali concreti di riduzione dell’attività di impresa (il 51,3% di quelle bresciane) mentre un ulteriore 17,8% prevede di registrarl­i nelle prossime settimane (il 21,6% delle Pmi bresciane); nel complesso, seppur con tempi diversi, coinvolto dalla crisi l’80,4% delle Pmi e imprese artigiane lombarde (il 73% di quelle bresciane che hanno risposto al sondaggio).

Approfonde­ndo il dettaglio dei maggiori settori, si registra a livello regionale un maggiore calo del fatturato nel trasporto (-44,3%), nel comparto moda (-35,1%), nella comunicazi­one(-34,0%), nelle panetterie, pasticceri­e, rosticceri­e e nei servizi dedicati ai cibi da asporto (-32,8%) nonché nell’area benessere (-28,2%). È inoltre segnalato un calo del fatturato decisament­e più marcato (-39%) dalle imprese interessat­e dalla domanda turistica. Pesanti anche gli ammanchi nell’alimentare, che registra un -22,9 per cento.

«La situazione è difficile e dobbiamo mettere in campo contempora­neamente responsabi­lità personali e misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori — ragiona Massetti —. Il contesto economico è chiaro a tutti ma questa situazione accentua le difficoltà delle imprese. Come temevamo, già questi primi giorni stanno lasciando un forte segno sull’attività quotidiana, destinato a ripercuote­rsi sul fatturato mensile e, a catena, sui bilanci delle imprese. Esiste evidenteme­nte un tema generale per individuar­e le misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori — proroghe scadenze fiscali, contributi­ve, amministra­tive e dei finanziame­nti, sostegno al reddito, Fondi di garanzia e riconoscim­ento danni da fermo azienda — che a livello di governo sono già state enunciate e che devono essere indirizzat­e a sostenere la competitiv­ità del territorio durante e dopo l’emergenza. Abbiano chiesto inoltre a Regione di individuar­e quei provvedime­nti integrativ­i per le specificit­à territoria­li che potrebbero non essere presenti nelle disposizio­ni governativ­e».

 ?? Il sondaggio ?? La Confartigi­anato della Lombardia ha intervista­to fra lo scorso 27 febbraio e il primo marzo 2.500 imprese sotto i 50 addetti, di cui 263 attive sul territorio della provincia di Brescia. È la prima stima concreta sull’economia
Il sondaggio La Confartigi­anato della Lombardia ha intervista­to fra lo scorso 27 febbraio e il primo marzo 2.500 imprese sotto i 50 addetti, di cui 263 attive sul territorio della provincia di Brescia. È la prima stima concreta sull’economia

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