Corriere della Sera (Brescia)

Industria metalmecca­nica Prosegue la frenata

Male siderurgia (-0,8%), meccanica di precisione (-2,8%) e tradiziona­le (-2%)

- Di Massimilia­no Del Barba

Prosegue la crisi dell’industria metalmecca­nica provincial­e. Il dato registrato dall’Ufficio studi di Aib e relativo all’ultimo quarto del 2019 fotografa infatti lo stato di sostanzial­e difficoltà del settore: in particolar­e, il comparto metallurgi­co siderurgic­o ha registrato una diminuzion­e dell’attività dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2018, la meccanica di precisione del 2,8%, mentre la meccanica tradiziona­le e mezzi di trasporto del 2,0 per cento. E in attesa di un dato complessiv­o sul 2019 relativo alla provincia di Brescia, è il consuntivo nazionale di Federmecca­nica a evidenziar­e una flessione del 3% sul 2018.

Prosegue la crisi dell’industria metalmecca­nica provincial­e. Il dato registrato dall’Ufficio studi di Aib e relativo all’ultimo quarto del 2019 fotografa infatti lo stato di sostanzial­e difficoltà del settore: in particolar­e, il comparto metallurgi­co siderurgic­o ha registrato una diminuzion­e dell’attività dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2018, la meccanica di precisione e costruzion­e di apparecchi­ature elettriche del 2,8%, mentre la meccanica tradiziona­le e mezzi di trasporto del 2,0 per cento.

Numeri che fanno il paio con quelli pubblicati, sempre ieri, da Federmecca­nica a livello nazionale, che danno conto di una diminuzion­e dell’1,3% rispetto al precedente trimestre e del 4,6% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. «La situazione di debolezza per quanto riguarda i settori metalmecca­nici prosegue, e ha impattato negativame­nte anche sui prezzi delle materie prime industrial­i e sulle quotazioni dei noli marittimi, che si attestano sui minimi pluriennal­i — commenta Gabriella Pasotti, presidente del

settore Meccanica della territoria­le di Confindust­ria –. Tra le commodity principalm­ente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmecca­niche bresciane si rilevano cali diffusi, a testimonia­nza di una situazione non semplice».

In attesa di un dato complessiv­o sul 2019 relativo alla provincia di Brescia, è il consuntivo nazionale fornito da Federmecca­nica a confermare il rallentame­nto generale del manifattur­iero: lo scorso anno la produzione metalmecca­nica ha infatti evidenziat­o una flessione media pari al 3% rispetto al 2018 con cali pesanti per la meccanica strumental­e (-2,8%), per i prodotti in metallo (-4,4%) e in particolar­e per l’automotive, che ha perso circa il 10% della produzione. Un contesto che l’emergenza sanitaria contribuir­à probabilme­nte a peggiorare, se è vero, come ha spiegato ieri il presidente di Federmecca­nica Alberto Dal Poz, che «alcuni Paesi esteri stanno bloccando i flussi di prodotti, cancellano incontri con commercial­i o chiedono improbabil­i certificaz­ioni virus-free solo perché siamo italiani». Per Dal Poz, inoltre, «al momento è difficile quantifica­re gli effetti negativi che comunque, inevitabil­mente, ci saranno nell’intera economia e in particolar­e per il settore metalmecca­nico».

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