Civile, i ricoveri sono 160
L’ospedale scoppia, arrivano i caschi respiratori. In provincia i decessi sono diventati 13
L’ospedale Civile scoppia: i ricoveri per il coronavirus sono arrivati ormai a quota 160 e sono stati acquistati caschi respiratori per alleggerire le terapie intensive. Ieri il bollettino sanitario dà i contagi saliti a 194 e i decessi a 13 (Orzinuovi resta un paese da record). Un migliaio le persone in quarantena.
Sale a 194 il numero dei contagiati bresciani: 54 casi accertati in più solo tra il pomeriggio di martedì e la mattinata di ieri. L’analisi di laboratorio non fa che confermare in via ufficiale quello che è un trend in crescita an- che in provincia di Brescia: l’incubazione del virus è in media di 5-6 giorni, ma può durare anche 14 prima che una persona manifesti i sintomi. E ora emergono i contagi delle scorse settimane. Il paese più colpito è Orzinuovi dove i cittadini positivi al test del coronavirus sono ormai 29. Tra loro, si contano anche tre nuovi decessi: un 69enne e due donne con più di 80 anni. Per la cittadina della Bassa il conto dei defunti sale a sei, ma in tutta la provincia si registrano tredici morti dall’inizio dell’epidemia.
Nel frattempo, più di un migliaio di persone vive in quarantena nelle proprie case per contatti stretti con pazienti risultati positivi al test. Ma quanti sono i contagiati? Salgono da otto a 10 a Montirone, crescono anche a Montichiari (da uno a sette), Manerbio (4), Gavardo (2) e Gardone Riviera (2). Nel capoluogo, dove ci sono già stati due decessi, crescono i contagi: da 18 a 23. Nel frattempo resta alta l’attenzione a Orzinuovi,
dove si contano già 29 casi, e in tutta la Bassa. A preoccupare le autorità è anche la Franciacorta: ci sono paesi, come Iseo (3 casi) o Rodengo (3), che iniziano a registrare i primi contagi ufficiali. Nella lista ci sono anche paesi più grandi, come Rovato.
Il fattore comune è di certo la vicinanza alla provincia di Bergamo dove i contagi sono cresciuti molto, superando quelli del cremonese. Si moltiplicano i pazienti che si aggravano: non a caso, i sette posti letto di Rianimazione dell’ospedale di Chiari sono già tutti occupati. Questo trend preoccupa le autorità, tanto che oggi politici, consiglieri regionali e sindaci ripetono l’appello dell’assessore Gallera che aveva invitato gli
over65 a ridurre la loro vita sociale. Bisogna limitare i contagi. E per farlo anche gli ospedali si attrezzano: dopo l’ospedale Civile, anche nei presidi di Chiari e Iseo sono comparse le prime tende per l’emergenza coronavirus. Così da poter fare la prima visita (triage) in un «luogo» separato dal Pronto soccorso dell’ospedale.
Forte anche la pressione sul Pronto soccorso degli Spedali Civili: ieri l’ambulanza ha fatto su e giù dai territori. E adesso, tra Gardone, Montichiari e Brescia, ci sono quasi 160 pazienti ricoverati con un tampone positivo al coronavirus. Lo spauracchio è che i letti siano insufficienti e che la Terapia intensiva si saturi, visto che è già accaduto. Per questo la Regione ha chiesto di arruolare altri medici (volontari e specializzandi) e ha iniziato ad acquistare C-Pap, ossia «caschi respiratori» per aiutare i degenti quando le loro condizioni cominciano ad aggravarsi.