Teatri: artisti e pubblico a distanza? «Impossibile»
Per il suo flirt classico, la divina e di solito scosciatissima Yuja Wang avrebbe dovuto tenere i suoi iconici plateau (e il pianoforte) a un metro di distanza dal clarinettista Brahms Andreasd (il loro duetto era in programma il 26 marzo: saltato). E poi: niente baci e abbracci all’intervallo, proibiti i passi a due tra i ballerini, in platea una poltrona vuota tra uno spettatore e l’altro. Il ministero della Salute ha rivisto e corretto il paragrafo per cinema e teatri della circolare sul coronavirus. Alla lettera: sono sospesi gli spettacoli che comportano «affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Quindi, le platee potrebbero anche riaprire (a Brescia rigorosamente dopo l’8 marzo), a condizione che pubblico e artisti che si esibiscono sul palco rispettino le distanze. Una regola che l’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) ha definito «confusa» (cit) in un giro di mail inviate agli operatori e «impraticabile a tutti gli effetti» in una lettera spedita al ministro della Cultura Dario Franceschini. Non a caso, il Teatro Grande ha sospeso tutti i titoli in cartellone fino al 3 aprile: impossibile far esibire i sadici ballerini del coreografo di culto Hofesh Shechter o i musicisti di un ensemble a un metro l’uno dall’altro (a questo punto, bisognerà vedere quanti degli spettacoli cancellati sia possibile recuperare). Stesso copione al Teatro delle Ali di Breno, mentre si aspettano notizie dal Centro Teatrale Bresciano: ufficialmente, resterà chiuso fino a domenica ma un’eventuale proroga dovrebbe essere comunicata oggi, insieme alle variazioni del cartellone (alcune pièce sono già state posticipate: le istruzioni per l’uso sul sito). Se certi cinema italiani (fuori dalle zone gialle e rosse) hanno riacceso gli schermi seguendo con precisione millimetrica la regola — una poltrona vuota tra uno spettatore e l’altro — a Brescia se ne sta discutendo in queste ore. In ogni caso, non si potrà varcare la sacra soglia delle multisale fino a domenica. Pubblico e gestori sperano in un lieto fine.