Corriere della Sera (Brescia)

Brescia-Sassuolo L’incognita Supermario

Lopez fedele alla strategia in campo già adottata. Scalpita Torregross­a per rientrare

- di Luca Bertelli

Diego Lopez ha l’imbarazzo della scelta, per la prima volta da quando allena il Brescia. Ma già da oggi si potrebbe declinare il verbo all’imperfetto: durante l’allenament­o mattutino di ieri, Mario Balotelli ha dovuto lasciare anzitempo il campo a seguito di un colpo al piede durante la partitella. Le sue condizioni saranno valutate nel weekend, prima della partenza per Reggio Emilia dove si giocherà lunedì alle 18.30 a porte chiuse (stabilito ieri il protocollo sanitario definitivo dalla Lega di Serie A: misurazion­e della febbre a tutti prima dell’ingresso allo stadio, dove saranno ammesse 100 persone legate all’organizzaz­ione e 50 giornalist­i accreditat­i, oltre a telecronis­ti e radiocroni­sti delle emittenti detentrici dei diritti, a distanza di due metri ciascuno).

Si apre così il toto formazione, intricato per volontà dello stesso allenatore che in questi giorni ha mischiato le carte per tenere tutti sulla corda e non far sentire nessuno sicuro del posto. Sulla titolarità di «Balo», però, c’erano pochi dubbi prima del contrattem­po: il tecnico spende parole a suo favore da quando è arrivato, lo ha difeso anche dopo due prestazion­i deludenti contro Juventus e Napoli, avversarie che si pensava potessero stimolarlo. Scalpita Ernesto Torregross­a, capitano effettivo del gruppo, sostituito dal compagno di reparto negli ultimi tre incontri: ne ha saltati complessiv­amente tredici su venticinqu­e in stagione, con lui al meglio sarebbe stato un altro Brescia.

L’impression­e è che, anche contro il Sassuolo, Lopez non voglia discostars­i dalla strategia utilizzata sin qui con alterne fortune. L’avversario (fermo dal 16 febbraio: gli uomini di De Zerbi potrebbero avere un po’ di ruggine) utilizza un modulo riconosciu­to: il 4-3-3, declinato ora in un 4-2-3-1 che somiglia, pur con ben altra qualità e potenziale offensivo, all’assetto utilizzato nell’ultima gara disputata ormai 15 giorni fa contro il Napoli. Una sola punta centrale, un regista riconosciu­to e altri giocatori pronti a inserirsi e svolgere entrambi le fasi: nelle intenzioni dell’allenatore il suo undici deve essere fluido e duttile, anche se per ora i concetti sono rimasti sulla lavagna e hanno fatto a fatica a tramutarsi in qualcosa di nuovo sul campo. Dopodomani, un nuovo tentativo di redenzione.

Poi, da ieri è ufficiale, si giocherà a Firenze domenica prossima alle 15 mentre Brescia-Genoa, in un Rigamonti deserto, avrà luogo sabato 21 marzo alle 15.

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● Il Brescia torna in campo lunedì alle 18.30 contro il Sassuolo a Reggio Emilia: la partita sarà a porte chiuse, ammesse 100 persone legate all’organizzaz­ione e 50 giornalist­i. Tutti prima misurerann­o la febbre
Allenatore Diego Lopez incita i suoi (Ansa)
La partita ● Il Brescia torna in campo lunedì alle 18.30 contro il Sassuolo a Reggio Emilia: la partita sarà a porte chiuse, ammesse 100 persone legate all’organizzaz­ione e 50 giornalist­i. Tutti prima misurerann­o la febbre Allenatore Diego Lopez incita i suoi (Ansa)

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