Corriere della Sera (Brescia)

Il lusso chiude Incognita Mille Miglia

- A.Tr.

Le suite in cui certi tedeschi eccentrici hanno conficcato coltelli negli armadi (storia vera), si è riposato Luciano Pavarotti e una principess­a napoletana ha fatto scenate isteriche per la colazione in camera (con cinque cornetti e arance non troppo rosse), per ora, sono chiuse a chiave: au revoir, auf wiedersehe­n, goodbye. L’hotel Vittoria è chiuso da lunedì (e lo resterà fino al 15 marzo): i giornali sono rimasti sullo zerbino, il personale è stato mandato in ferie o riposo retribuito e a inoltrare le chiamate resta solo il concierge. I clienti sono stati contagiati dalla paura per il coronaviru­s: «Hanno cancellato il 95% delle prenotazio­ni: in due giorni si è svuotato l’albero» fa sapere il direttore Luca Andriani dal suo ufficio all’hotel Master (che resta aperto). Meeting e sale riunioni disdette all’ultimo minuto, soggiorni posticipat­i a data da definirsi, compagnie teatrali che liberano le camere: «Stiamo aspettando il decreto del ministro della Cultura Dario Franceschi­ni: deve aiutarci per preservare il lavoro di tutto il settore». Il Vittoria è un luogo di culto: i piloti della Mille Miglia prenotano sempre lì il pit stop. Succederà anche quest’anno? Andriani è titubante: «Di solito, le auto arrivano in città ad aprile. Se la situazione resta questa non so quante ne arriverann­o».

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