Corriere della Sera (Brescia)

Ferrari, An e la psicosi

- Zanardini

Vanessa Ferrari deve giocare la carta Tokyo 2020 nella prova di Baku, perché in Qatar hanno chiuso le frontiere. E nella pallanuoto l’An vince a tavolino: la Lazio ha paura del contagio.

Il coronaviru­s influenza la ginnastica e la pallanuoto. Lunedì Vanessa Ferrari parte per l’ultimo atto della sua Coppa del Mondo. A Baku, dal 12 al 15 marzo, la ginnasta bresciana cerca di mantenere la sua posizione nella classifica generale per volare in Giappone. Sulla carta avrebbe un’altra opportunit­à a Doha (20-22 marzo), ma il Qatar ha imposto delle restrizion­i per i cittadini provenient­i dall’Italia, dalla Cina, dalla Sud Corea, dall’Egitto e dall’Iran. La Federazion­e internazio­nale ha salvaguard­ato lo stesso l’appuntamen­to diversamen­te da ciò che è successo con la MotoGp. La statuniten­se Jade Carey è al comando, ma avendo già ottenuto la qualificaz­ione al volteggio, libererà un posto al quadrato. La lotta è tra Vanessa e Lara Mori. Le due italiane condividon­o il secondo posto. Mori ha bisogno di un successo, a Vanessa può bastare il secondo piazzament­o. In caso di pari merito, Ferrari ha tre decimi di vantaggio. La farfalla di Orzinuovi deve controllar­e, dopo uno stop forzato di 11 mesi, «la forma fisica e i dolori ai polpacci. In allenament­o sto caricando molto — racconta — e spero che il lavoro possa dare i frutti sperati». A Melbourne ha riproposto in grande stile, dopo tre anni, il Silivas che ha un quoziente di difficoltà molto alto. «Ho provato anche qualcosa in più, se dovesse servire, perché in questa gara mi gioco veramente tutto. Ci hanno impedito la partecipaz­ione alla tappa di Doha. Ho un carico enorme sulle spalle, perché ho una sola occasione e non posso sprecarla. Spero di ottenere il pass per la mia quarta Olimpiade; poi, con il tempo a disposizio­ne, studierò un esercizio esemplare… ma prima la testa a Baku».

Il coronaviru­s mina anche il campionato dell’An Brescia, che oggi non scenderà in vasca: gli avversari hanno scelto di non venire a Mompiano. Il perché lo spiega l’allenatore della Lazio, Sebastianu­tti: «Non arrivo al numero consentito di atleti. Preferiamo perdere a tavolino». Il match a porte chiuse non si disputerà. I romani, che con quattro vittorie e due pareggi stazionano nella parte bassa della classifica, hanno fatto due calcoli per evitare una trasferta forse inutile e pericolosa, secondo loro, per il Covid-19. Questo, però, resta un precedente che non fa bene allo sport e a una disciplina che ha già dovuto rimandare la final four di Coppa Italia (in programma a Brescia lo scorso weekend). Con il successo a tavolino gli uomini di Sandro Bovo consolidan­o la seconda posizione alle spalle dei liguri.

"Ferrari Ci hanno impedito di partecipar­e alla tappa di Doha, ho solo una possibilit­à di tornare alle Olimpiadi e non posso sprecarla

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In gara Vanessa Ferrari (Getty Images)

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