Un contagio nella Rsa e a Barbariga chiuso pure il cimitero
«Bisogna giocare in attacco, perché stando in difesa non si va da nessuna parte». Il sindaco di Barbariga, Giacomo Uccelli, ha preso di petto la situazione, dopo che nel paese della Bassa Bresciana, ieri pomeriggio si sono registrati altri due casi di contagio da coronavirus. Sono un 57enne e un 82enne, entrambi ricoverati in ospedale. Sale così a cinque il numero delle perone colpite dal virus a Barbariga dove si registra anche la morte di un 59enne che però era ospite di una casa di assistenza per disabili di Orzinuovi. Nel pomeriggio il sindaco ha convocato gli esercenti di bar e ristoranti per sollecitarli a tenere chiusi i locali. E a fine riunione si è decisa la serrata collettiva, senza obiezione alcuna, fino a data da destinarsi. «È stato un grande gesto di responsabilità nel confronti di tutta la comunità e per questo li ringrazio», spiega Uccelli che per primo, nei giorni scorsi, aveva deciso di abbassare la saracinesca del suo bar. Chiusi anche i due cimiteri sul territorio di Barbariga. «So che potrà risultare un provvedimento impopolare, ma abbiamo valutato che il cimitero va annoverato tra i luoghi di aggregazione, chi frequenta il cimitero rientra nella fascia d’età più a rischio di contagio e si sa che lì, oltre alle preghiere, un saluto e due chiacchiere non mancano mai. Quindi abbiamo deciso di togliere anche questa possibilità di contagio per il bene dei nostri concittadini».
La preoccupazione nei toni e nelle parole del sindaco è palpabile. «In queste ore sono stato energico con qualcuno che, invece di stare a casa, era a spasso. Mi spiace essere severo, ma adesso bisogna fare così». L’esortazione a non uscire rimane la prima delle raccomandazioni cui segue l’invito a non presentarsi negli uffici comunali per pratiche procrastinabili. «Rinnovo carte d’identità, cambi di residenza, pratiche edilizie, accatastamenti, Tari. Di sicuro non ci mettiamo a fare controlli a tappetto e sanzioni in questo periodo. Ci si potrà mettere in regola ad aprile, quando si potrà». Da Facebook lancia messaggi con indicazioni di comportamento e provvedimenti. Sul tavolo del sindaco Giacomo Uccelli in queste ore è arrivato anche il caso di contagio di una signora di 91 anni — ora all’ospedale di Manerbio — ospite della Casa di Riposo, gestita da Fondazioni Riunite Onlus della Bassa Bresciana Occidentale. Domenica pomeriggio, su 33 ospiti, si contava una quindicina di anziani
"Togni Non posso firmare un’ ordinanza specifica ma ho chiesto a tutti gli esercenti di Montichiari di tenere chiuso, è molto importante
"Belotti Domenica c’era troppa gente a passeggio nel centro di Rovato: così non va bene. Anche i giovani devono stare in casa
"Stucchi Metà dei bar e dei ristoranti di Montirone hanno chiuso volontariamente spero che anche gli altri li imitino
febbricitanti. Ma già ieri mattina la preoccupazione era rientrata per molti. «Le persone con febbre (solo febbre) sono 4 e non abbiamo problematiche particolari -— rassicura il presidente Luca Abele Magli — ma certo non cala l’attenzione. Già da prima che entrassero in vigore i decreti ministeriali avevamo posto in essere tutte le cautele del caso. Abbiamo anche deciso di vietare l’accesso ai parenti, salvo casi di particolare gravità. Non solo. Da qualche giorno sono a casa, in autoisolamento, pur non essendo malati, il direttore generale, che è di Lodi, e il direttore sanitario, che è medico ed è stato a contatto con pazienti risultati positivi». Si segue alla lettera il protocollo nella casa di riposo di Barbariga, così come nelle altre strutture gestite dalla Onlus a Orzinuovi e Orzivecchi, dove non sono registrati casi di coronavirus.