Corriere della Sera (Brescia)

O Capitano! Mio Capitano! Trinchetto e gli altri

Un libro ricostruis­ce la storia del personaggi­o nato a Milano e reso celebre da Carosello Come Caio Gregorio, Gringo, il vigile Concilia...

- Giancarlo Grossini

Ore 20.50 del 3 febbraio 1957, data storica in tv con l’apertura del sipario del primo Carosello, passerella di gemme pubblicita­rie con superdosi di personaggi cartoon. Da Caio Gregorio er fusto der Pretorio a Gringo, che duellava con le rime nel Montana fra mandrie cow boy e attori in carne ed ossa, da Concilia, il vigile siciliano alle prese con auto targate Milano e con il primitivo Foresto armato di clava, ai cavernicol­i Mammut, Babbut e Figliut uniti dal linguaggio incomprens­ibile ma efficace per pubblicizz­are in 54 episodi dal 1962 al 1965 un marchio di gommapiuma. E ancora: Capitan Trinchetto, spirito smargiasso dominato da smodate aspirazion­i, smorzate dal tormentone cantato «cala Trinchetto». A far tornare d’attualità questo personaggi­o ci ha pensato il giornalist­a vicentino Giannino Danieli con il saggio «Capitan Trinchetto-Mito senza tempo» (Mediafacto­ry) dedicato al marinaio genovese Trinchetto, protagonis­ta di 65 Caroselli e doppiato dall’attore laziale Carlo Romano.

Il libro fa tornare viva l’attenzione sulla metropoli lombarda perché Trinchetto, come gli altri indimentic­abili eroi animati di Carosello, ha una carta di identità tutta milanese con marchio Gamma Film, casa di Produzione dalla storia particolar­e. Vera fucina per chi amava il disegno, vide la luce in via Dolomiti al 31, dopo l’iscrizione alla Camera di Commercio il primo di giugno 1949. Camici bianchi obbligator­i per il gruppetto di aspiranti autori, capitanati e diretti da un trio milanesiss­imo, i mitici fratelli Gino e Roberto Gavioli, e Paolo Piffarerio, «genitori» di una scuola d’eccellenza nell’animazione che passo dopo passo avvicinerà Milano alla Roma di Cinecittà.

Da quell’indirizzo in zona Martesana, segue uno spostament­o in via Stradella al 12, e poi si va fuori porta, a Cologno dove dal 1962 cresce la Cinelandia milanese. La Gamma Film abiterà dal 1964 quegli spazi che diventeran­no un laboratori­o creativo di enorme importanza in tutta Europa. Premi prestigios­i ai festival della pubblicità di Cannes, cortometra­ggi che hanno fatto scuola, e un team di 200 persone a dar vita a spot animati di qualità fino al 1977, l’ultimo anno di Carosello. La Gamma Film chiuderà nel 1999. Il tesoretto dei suoi lavori è oggi conservato a Brescia, alla Fondazione Micheletti, per volontà dei Gavioli: 3500 pizze in pellicola e 2000 videocasse­tte consultabi­li su prenotazio­ne (inviando una mail a micheletti@fondazione­micheletti.it, e contattand­o il numero telefonico 030.48.578). Sempre con il marchio della Fondazione Micheletti, si può anche visitare un’altra sezione video con postazioni touchscree­n e copie digitalizz­ate al Musil-Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano (Brescia).

Animatori doc

La casa di produzione Gamma Film divenne una fucina creativa famosa in tutta Europa

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Capitan Trinchetto creato nel 1965 dai fratelli Gavioli per pubblicizz­are un’acqua minerale
Marinaio Capitan Trinchetto creato nel 1965 dai fratelli Gavioli per pubblicizz­are un’acqua minerale
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Qui accanto alcuni personaggi di Carosello nati nei laboratori Gamma Film. Da sinistra: Mammut, Babbut e Figliut; Caio Gregorio, er fusto del Pretorio; Gringo; e il vigile siciliano Concilia
Eroi in tv Qui accanto alcuni personaggi di Carosello nati nei laboratori Gamma Film. Da sinistra: Mammut, Babbut e Figliut; Caio Gregorio, er fusto del Pretorio; Gringo; e il vigile siciliano Concilia
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