Corriere della Sera (Brescia)

In gravi condizioni uno dei ragazzi della coop Il Gabbiano

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Versa in gravi condizioni nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Manerbio un ragazzino del paese, risultato positivo a coronaviru­s. A qualche ora dal ricovero, nel pomeriggio di ieri, i medici hanno registrato un lieve migliorame­nto, ma la situazione resta preoccupan­te. Il ragazzo fa parte del gruppo di 35 disabili seguiti dalla Cooperativ­a Il Gabbiano di Pontevico, che nelle scorse settimane aveva registrato il contagio di un educatore 51enne. L’uomo, dimesso pochi giorni fa, era stato il primo bresciano colpito dal virus. Era stata disposta la sola quarantena, visto che chi era venuto a contatto con l’educatore e i ragazzi erano tutti asintomati­ci. Per il centro diurno di Pontevico era stata decisa la chiusura fino al 6 marzo. Ma non erano mancate le preoccupaz­ioni e le polemiche, sollevate dai genitori, che avevano lamentato la scarsa attenzione riservata alle condizioni dei figli, già in condizione di fragilità, soprattutt­o dopo che due di loro, una ragazza di Verolanuov­a e un ragazzo di Alfianello, avevano presentato febbre alta e tosse. Si chiedeva un tampone per verificare la presenza o meno del virus. Tampone che però non è mai stato eseguito, nonostante i sintomi. I giorni erano trascorsi tra difficoltà di comunicazi­one col 112, annuncio di invii di ambulanze, poi ritirati, e visite mediche richieste e non eseguite, senza nemmeno poter contare sul medico di base che, da protocollo, non può eseguire visite a domicilio. In queste ore, è risultato positivo pure il padre di un altro ragazzino del gruppo de Il Gabbiano. L’uomo è stato ricoverato alla Poliambula­nza. (l.g.)

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