Vanessa a Baku Fermi tutti gli altri
Il Brescia Calcio ha cancellato l’allenamento di ieri, la Germani ha deciso di svolgere 4 sessioni a settimana fino al 29 marzo, in attesa che si capisca se dal 4 aprile gli sport di squadra potranno riprendere i campionati. Ma c’è chi non si ferma, perché vuole Tokyo 2020 a tutti i costi e le qualificazioni olimpiche non attendono: per spedire Vanessa Ferrari (e la compagna Lara Mori, cui contende il biglietto a cinque cerchi) a Baku, dove è in programma la prova decisiva di Coppa del Mondo per stabilire chi andrà in Giappone, lunedì si è mosso in prima persona Giovanni Malagò. Il presidente del Coni, che ha poi diramato il comunicato nel quale tutelava gli atleti italiani di vertice a proseguire gli allenamenti nel proprio Paese (a porte chiuse) e le gare all’estero (salvo restrizioni degli stati ospitanti), ha firmato un’autorizzazione speciale per sbloccare la partenza in aereo delle ginnaste per l’Azerbaijan. Qui, la farfalla di Orzinuovi è stata portata per otto ore in una clinica specializzata dove è stata sottoposta a due tamponi, risultati entrambi negativi. Solo a quel punto è tornata in albergo. «Spero di ripartire per l’Italia vittoriosa — ha detto — di chiudere in fretta questa parentesi e tornare in sicurezza appena possibile». La bresciana è stata scelta tra le sportive testimonial della campagna social #distantimauniti.