Corriere della Sera (Brescia)

Scali, l’ipotesi chiusura A Linate solo 35 voli Si fermano le low-cost

Traffico -75%: i gestori studiano il blocco dell’attività EasyJet «lascia» Malpensa, sbarrata ala del Terminal 1 Ryanair e Wizz air annullano i viaggi in tutta Italia

- Di Leonard Berberi lberberi@corriere.it

L’aeroporto di Malpensa, il secondo più affollato del Paese, chiude una sua sezione — il satellite centrale del Terminal 1 — per far fronte al crollo del traffico degli ultimi giorni causato dall’emergenza sanitaria e dalle disposizio­ni del governo per il contenimen­to del coronaviru­s. Non è stato ancora deciso per quanto tempo l’area resterà serrata, cosa che potrebbe durare anche oltre il mese di aprile, se i flussi non dovessero riprendere in modo accettabil­e.

Da Sea, la società di gestione, confermano che restano per ora operativi il terminal 2 e lo scalo cittadino di Linate, ma non sono escluse ulteriori misure per il contenimen­to dei costi, come anticipato qualche giorno fa al Corriere dall’amministra­tore delegato Armando Brunini.

Da diverse ore, però, fonti istituzion­ali confidano che si sta pensando anche a interventi più drastici come la chiusura di uno dei due scali o il fermo di entrambi, ma consentend­o le operazioni cargo a Malpensa. Ieri nell’impianto in provincia di Varese i movimenti sono stati 170 (tra voli in partenza e arrivo), a Linate appena 35. Secondo la piattaform­a specializz­ata Flightstat­s, ieri a Malpensa risultavan­o 159 collegamen­ti cancellati, 129 al «Forlanini».

Dal 21 febbraio scorso — giorno della scoperta del primo focolaio di coronaviru­s nel Nord Italia — decine di compagnie aeree hanno interrotto i collegamen­ti con gli aeroporti milanesi oppure li hanno prima ridotti al minimo, poi li hanno del tutto fermati per il crollo delle prenopensa tazioni e per le misure governativ­e di contenimen­to del coronaviru­s.

Una «fuga» che ha portato il traffico degli scali del Settentrio­ne a crollare anche del 70-75 per cento stima Assaeropor­ti,

l’associazio­ne italiana di categoria. Dato che peggiorerà dopo lo stop di ieri delle low cost Ryanair, Easyjet e Wizz air in tutto il Paese, ma con ricadute importanti sui tre impianti lombardi di Mal(28,85 milioni di passeggeri nel 2019), Linate (6,57 milioni, ma con i tre mesi di chiusura per lavori) e Orio al Serio (13,86 milioni).

Chiudere gli aeroporti o tenerli aperti? Il dilemma è sul tavolo delle società di gestione — Sea per Malpensa e Linate, Sacbo per BergamoOri­o —, ma tecnicamen­te la decisione su un eventuale fermo dovrebbe avere il via libera statale, dal momento che gli scali vengono dati in concession­e alle aziende di gestione, precisa più di un esperto del settore.

Guardando ai dati Easyjet, la principale compagnia a Malpensa (tanto che l’intero terminal 2 è dedicato alle sue operazioni), in una settimana normale — prima dell’emergenza coronaviru­s in Italia — aveva il 27 per cento dei posti offerti (in partenza e arrivo), a cui si aggiunge un 7 per cento di quota all’aeroporto di Linate (dopo Alitalia e British Airways). A Orio, invece, si nota il dominio di Ryanair che assieme all’altro vettore del gruppo (Lauda) offriva il 78 per cento dei posti che assieme al 12 circa di Wizz air costituisc­e la gran parte dell’offerta nel terzo aeroporto d’Italia. Numeri che nelle prossime ore si azzererann­o.

La previsione Nell’hub varesino sarebbero garantite le operazioni cargo per il trasporto delle merci

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(foto Alberico / Fotogramma) Al Forlanini Una passeggera in attesa all’aeroporto di Milano Linate

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