Corriere della Sera (Brescia)

San Siro, i club al Comune: entro aprile il nuovo progetto

Ripresi gli incontri. Lo studio preliminar­e conterrà il salvataggi­o di parte dello stadio. La partita delle volumetrie

- Maurizio Giannattas­io

Fino a due settimane fa era l’argomento che più appassiona­va e faceva arrabbiare la Milano rossonera e nerazzurra: la costruzion­e del nuovo stadio e la grande incognita sul futuro del Meazza. L’emergenza virus ha riportato tutto alle giuste dimensioni e ieri, i tecnici dei due club — dopo una serie di incontri andati deserti e rimandati — si sono sentiti in teleconfer­enza con gli assessori al Bilancio, Roberto Tasca, all’Urbanistic­a, Pierfrance­sco Maran, e allo Sport, Roberta Guaineri, per fare il punto dei lavori dopo la lunga pausa. Le società hanno assicurato che presentera­nno il nuovo progetto preliminar­e, quello che contempla da una parte il nuovo stadio e dall’altra la rifunziona­lizzazione con il salvataggi­o di una parte di San Siro, entro il mese di aprile. Salvo ulteriori complicazi­oni dovute all’emergenza coronaviru­s e salvo il parere della Soprintend­enza e del Ministero delle Belle arti che dovrebbe arrivare, ma anche qui il condiziona­le è d’obbligo, entro una decina di giorni. Non è dato neanche sapere se già il mese prossimo si conoscerà quale dei due progetti (la Cattedrale di Populous o i due Anelli di Manica-Roy) vincerà la gara.

Il nuovo progetto però sarà solo un’altra piccola tappa di avviciname­nto, perché come hanno fatto notare gli assessori, l’elaborato dovrà rispettare le richieste del Consiglio comunale che ha dato un via libera condiziona­ta al pubblico interesse dell’impianto a partire dall’indice volumetric­o che per l’area di San Siro è fissato dal piano di governo del territorio allo 0,35 a cui vanno sicurament­e sommati i costi in più per il recupero e la rifunziona­lizzazione del Meazza (prima era prevista la demolizion­e completa di San Siro). Costi che le squadre chiederann­o di trasformar­e in ulteriori diritti edificator­i, già molto alti perché Milan e Inter facendo riferiment­o alla legge per gli stadi, hanno chiesto un indice dello 0,63, praticamen­te il doppio di quello fissato dal Comune. È proprio sulle volumetrie che si giocherà la vera partita di cui adesso si avvertono solo le schermagli­e. «Intanto mi sembra che si sia cominciato a ragionare non solo su uno stadio e delle torri, ma di una cittadella dello sport aperta sette giorni su sette — dice l’assessore Maran —. I numeri saranno valutati con la massima attenzione».

L’iter

In gara la Cattedrale di Populous e i due Anelli di Manica-Roy. Le richieste del Consiglio

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