Corriere della Sera (Brescia)

Dall’incidente alla tentata rapina I feriti e i sospetti sulla banda dei rom

Spari e un fermato per omicidio stradale

- di Gianni Santucci

A mezzanotte e 35, tra sabato e domenica, una Volkswagen «Passat» travolge una Bmw all’incrocio tra via Novara e via Silla. Nei minuti prima che arrivino le Volanti della polizia, intorno alle auto distrutte, mentre marito e moglie che viaggiavan­o sulla Bmw restano incoscient­i e perdono sangue, arrivano di fretta un paio di macchine, che prelevano l’uomo che ha provocato l’incidente, e scompaiono. Inizia in quel momento la ricostruzi­one della notte criminale scatenata di un gruppo di rom che gravita intorno al campo di via Novara/Figino. Una cronologia che, rispetto a quanto emerso finora, ha un antecedent­e nel parcheggio di una ditta di formaggi a Mulazzano, non lontano da Melegnano e Paullo, in provincia di Lodi: dove qualcuno, dall’azienda, ha reagito a un tentativo di rapina e

La Bmw travolta da una «Passat» all’incrocio tra via Novara e via Silla ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco contro i banditi.

Le indagini sono ora in mano ai carabinier­i del Nucleo investigat­ivo di Lodi, ma partono dagli eventi che tra la serata e la notte di sabato si susseguono a Milano.

I fatti si possono mettere in sequenza così: intorno a mezzanotte un’auto scarica un uomo davanti al pronto soccorso dell’ospedale «San Carlo». Si tratta di Marius Anuta, 22 anni, ferito da un colpo di arma da fuoco all’inguine. Poco dopo, la «Passat» che si allontana dall’ospedale travolge la Bmw in via Novara: l’uomo alla guida dell’auto investita, Roberto Asioli, 61 anni, morirà il giorno dopo (la moglie resta ricoverata ma non in pericolo di vita).

Passa ancora del tempo e «compare» un altro ferito, stavolta al «Niguarda»: Marian Florea, 48 anni, ha un forte trauma alla testa. Era lui a guidare la «Passat», e nell’incidente ha sfondato il parabrezza nonostante si sia aperto l’airbag. Il collegamen­to viene fatto in modo quasi immediato e gli uomini della Polizia locale lo fermano per omicidio stradale.

Da quel momento, tutta la ricostruzi­one della notte «milanese» finisce sui tavoli dei carabinier­i di Lodi: ad oggi esiste un fortissimo sospetto che il gruppo che ha lasciato i due feriti negli ospedali di Milano sia lo stesso che ha assaltato la ditta di Mulazzano. L’inchiesta parte dal fatto che due degli uomini sono già «in custodia», che entrambi hanno pesantissi­mi precedenti penali per furti e rapine e che tutti e due, romeni, gravitano intorno al campo rom in fondo a via Novara. I militari stanno facendo accertamen­ti sulle auto e sui legami tra le persone, e stanno esaminando la scansione dei tempi del tentativo di rapina in cui i banditi sono stati investiti da alcuni proiettili. Per ora si tratta soltanto di un’ipotesi, soprattutt­o perché l’auto che ha provocato l’incidente a Milano non è stata utilizzata nella rapina, ma è probabile che, come tutte le batterie di rapinatori profession­isti, abbiano fatto un «cambio macchina» durante la fuga.

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Lo scontro

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