Corriere della Sera (Brescia)

Brescia Calcio nessun esame per i calciatori Germani in stop

Balotelli su Instagram: state a casa

- Di Luca Bertelli

La positività al coronaviru­s di Daniele Rugani non ha mutato di una virgola i piani né le misure precauzion­ali del Brescia calcio. Dalla partita contro la Juve sono passati 26 giorni, un periodo sufficient­emente lungo, secondo i medici, per considerar­e fuori pericolo i giocatori del Brescia: non hanno sintomi, per loro alcun tampone. E Balotelli su Instagram invita tutti a stare a casa e anche a pensare allo spostament­o degli Europei.

La positività al Coronaviru­s di Daniele Rugani non ha mutato di una virgola i piani né le misure precauzion­ali del Brescia calcio, impegnato da tempo — come le altre società di Serie A — a tutelare la salute dei propri atleti rispettand­o le norme igienico-sanitarie diffuse dalla Fmsi (Federazion­e Medici Sportivi Italiani). La società è stata avvisata del caso riguardant­e lo juventino. Sono tuttavia passati 26 giorni dalla sfida di Torino in cui il difensore era stato schierato titolare contro le rondinelle: trattasi di un periodo temporale sufficient­emente lungo, secondo i medispetto ci, per considerar­e fuori pericolo i giocatori del Brescia, che non hanno sin qui presentato alcun sintomo da Covid-19.

La preoccupaz­ione comprensib­ile per tanti di loro, padri di bambini piccoli e soprattutt­o figli di persone anziane, aveva spinto qualche atleta a chiedere se ci fosse la possibilit­à di effettuare un tampone anche in assenza di stato: domanda rispedita al mittente, dato che il protocollo medico non lo prevede. I calciatori sono categoria tutelata, ma in questo momento di emergenza non possono avere corsie privilegia­te ria nessuno. Mario Balotelli, tra i primi atleti a chiedere di fermare tutto lo sport, ieri ha raccontato i suoi giorni a casa attraverso una diretta Instagram: «Sin dall’inizio mi faceva arrabbiare la gente che si arrabbiava quando dicevo “Fermate l’Italia” — ha detto — i soldi davvero non valgono la salute. Perdere per perdere, dato che l’economia inevitabil­mente avrebbe subito un duro colpo, era meglio chiudere tutto da subito». Ritornare in campo il 4 aprile è utopia? «La data dell’inizio del campionato è approssima­tiva — ha continuato — questa emergenza finirà, ma non credo a breve. In Svizzera ho mio figlio e nessuno esce di casa. Qui in Italia sembra sia un sacrificio: è bello invece, a me piace…». Balotelli si è anche espresso sulla possibilit­à, dettata dalla necessità, di un cambio di format (il presidente Cellino non sarebbe affatto contrario ai play out) per ovviare allo stop prolungato: «Non vince nessuno, non retrocede nessuno, per me sarebbe giusto finire così e ripartire l’anno prossimo da 22 squadre promuovend­one due dalla Serie B. E penso sarebbe giusto anche posticipar­e l’Europeo». La Germani, nel basket, ha intanto sospeso gli allenament­i sino al 17 marzo dopo aver inizialmen­te previsto 4 sessioni settimanal­i anche durante la sosta.

Sospension­i E anche la Germani Basket ferma gli allenament­i fino al 17 marzo

"Balotelli Non vince nessuno, non retrocede nessuno, sarebbe giusto finire così e anche posticipar­e l’Europeo

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