La risposta alla «call» Innova Due progetti contro il Covid dal territorio
Il coordinamento di Csmt e Iobo
"Zorzella Noi di Antares Vision metteremo a disposizione le tecnologie di computer vision e Ai
Una vera e propria call for ideas. Come quelle che comunemente precedono gli hackathon organizzati dagli incubatori di start up o dalle grandi aziende tradizionali alla ricerca di una soluzione innovativa, disruptive si direbbe, in grado di cambiare le regole del gioco.
Suona così la chiamata alla armi di Innova, l’iniziativa del ministero dell’Innovazione in collaborazione con quello della Salute, con l’Istituto superiore di Sanità e l’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha dato vita a un bando rivolto ad aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati che, attraverso le proprie tecnologie, possano fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto del diffondersi del coronavirus sull’intero territorio nazionale.
E, se l’obiettivo è trovare soluzioni sfruttando le nuove tecnologie ma anche invitare sia le aziende alla riconversione della produzione, sia i centri di ricerca a trovare rapide applicazioni per le loro conoscenze di algoritmi di analisi e Ai, robot, droni, il Sistema brescia ha risposto con la sua solita concretezza. Il Csmt, la rete di imprese It Iobo, Gp Progetti srl, Lean4Digital, A2A Smart City e RJ45 hanno di fatto già presentato due progetti. Il primo è un’app mobile per la gestione delle autodichiarazioni in modo facile e intuitivo per l’utente, basata su app analoghe sviluppate e attualmente funzionanti sul mercato. Quando l’utente deve effettuare uno spostamento, compila una nuova autodichiarazione inserendo le informazioni necessarie. I pubblici ufficiali avranno una specifica versione dell’app che permetterà di consultare rapidamente le autodichiarazioni fatte dall’utente validandole o segnalandone le difformità all’autorità competente.
Il secondo prevede la realizzazione di una soluzione software per gestire ed efficientare i servizi di assistenza a domicilio basandosi su una soluzione già implementata dall’azienda Gulliver della rete Iobo. Lato paziente, il servizio permetterà di raccogliere parametri fisici manualmente o con dispositivi IoT e di coordinare di conseguenza il monitoraggio continuo da parte del personale medico.
Anche Antares Vision, ieri, ha annunciato la sua partecipazione. «Offriremo la nostra esperienza in materia di ispezione visiva con le tecnologie di computer vision per l’analisi dei dati, in modo da favorire la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19» dice il Ceo Emidio Zorzella.