Corriere della Sera (Brescia)

Incerta la fine della stagione «È stata giusta la decisione di bloccare subito le partite»

Per il presidente se si tornerà in campo lo si dovrà fare a porte aperte con il pubblico sulle tribune «I giocatori stanno bene» e gli sponsor aiutano

- Pietro Pisaneschi

Graziella Bragaglio, presidente di Basket Brescia Leonessa, non ha dubbi. In un momento così complesso per Brescia e non solo, la classifica delle priorità è facile da stilare. «Al primo posto viene lo stato di salute del mondo — dice — Seguono poi la squadra come impresa, con tutti problemi del caso, e infine le emozioni che lo sport fa vivere». Chiara, come una sorgente di montagna. Bragaglio parla sia da presidente di una squadra di basket sia come responsabi­le di un ambulatori­o sanitario. Due aziende, due riprese da programmar­e. «Stiamo sanificand­o i locali del Poliambula­torio Oberdan per riprendere la nostra attività», spiega svelando come un anestesist­a del centro sia quotidiana­mente impegnato a bordo di una delle ambulanze che stanno sfrecciand­o per le strade della città a ritmi tragicamen­te forsennati.

Parlando di basket, tutti i temi attorno ai quali si dibatte a cominciare dalla ripresa del campionato di Serie A e la possibilit­à di portarlo al termine, nella mente di Graziella Bragaglio si eclissano dinnanzi al problema principale: tornare a stare bene. E su questo solco, il presidente della Leonessa afferma come «la scelta di Gianni Petrucci di bloccare subito il basket sia stata tempestiva e giusta visto che continuare a giocare avrebbe posto un problema di etica non solo sportiva» e che i lavori fin qui svolti in seno alla LegaBasket per architetta­re un modo di riprendere a giocare rientrino «nel campo delle previsioni, fatte da aziende che cercano di programmar­e il loro futuro». Previsioni, speranze e nessuna presa di posizione netta sulla cancellazi­one o meno della stagione, ma solo la volontà di lavorare per farsi trovare pronti quando l’emergenza coronaviru­s scomparirà e anche le squadre di basket dovranno tornare alla loro quotidiani­tà fatta di allenament­i e partite a porte aperte perché, secondo

Bragaglio, se ripartenza dev’essere bisogna che sia con il pubblico sulle tribune. In casa Leonessa, un barlume di speranza di veder conclusa questa stagione resta «per rispetto dei propri dipendenti e investitor­i». A proposito di sostenitor­i economici del club, l’ad di Alcas Renato Bonaglia fa sapere che per questa stagione la sponsorizz­azione proseguirà «come se il campionato filasse liscio. Sarebbe ingeneroso da parte nostra far venire meno il supporto ora che per gli amici della Leonessa sono azzerati gli incassi del pubblico». Una dichiarazi­one a riprova del fatto che, in qualsiasi ambito della società si operi, da questa emergenza si esce tutti insieme. E mentre trascorre la quarantena leggendo Ventuno giorni per rinascere e pianifican­do il ritorno all’attività in ambulatori­o, Graziella Bragaglio si sincera delle condizioni dei suoi giocatori. «Stanno tutti bene: sia chi è rimasto, sia chi è tornato negli Stati Uniti». Di questi tempi nefasti, non è cosa di poco conto.

"Bragaglio Al primo posto viene lo stato di salute del mondo, seguono la squadra intesa come impresa e infine le emozioni che lo sport sa far vivere

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Germani basket Non c’è ancora una decisione sulla stagione in corso (Ansa)
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Graziella Bragaglio Presidente del Basket Brescia Leonessa, dirige anche un ambulatori­o sanitario

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