Stagione rovinata A rischio pure Tener-a-mente
In stand-by i restauri e il festival Tener-a-mente Rimborsati 41 mila euro di gite scolastiche Guerri e l’appello al prefetto: «Salviamo il parco»
Le stanze decadenti piene di reliquie, vestaglie con scuciture strategiche, stufe d’oro (che il sadico accendeva anche d’estate), tartarughe-centrotavola e portagioie di peli pubici sono off(limits). Ma i feticisti dannunziani in crisi di astinenza possono visitarle on(line), stravaccati sul divano: il rapporto carnale tra il Vate e il suo pubblico, ora precluso per coronavirus, è diventato virtuale (e virale).
In queste settimane di clausura forzata e necessaria decisa dal governo, il Vittoriale ha intasato i propri profili social di post sulla collezione e sulla vita di Gabriele d’Annunzio. «Appena successo questo disastro, abbiamo deciso di consentire le visite con decine di link» fa sapere Giordano Bruno Guerri.
Tra i compiti e gli allenamenti di pugilato con i suoi figli — «Nicola, 13 anni, ormai ha il 45 di scarpe» —, i libri — ne legge diversi in contemporanea: segnatevi «A proposito di niente, la biografia di Woody Allen, e poi c’è sempre il mio autore preferito, Philip Roth» — il presidente della Fondazione lavora, lavora, lavora. «Questo doveva essere l’anno del trionfo — dice —: a marzo, avremmo dovuto inaugurare l’Anfiteatro rivestito di marmo rosso di Verona con il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore Stefano Bruno Galli e tutta la giunta. Eravamo in procinto di concludere il progetto Riconquista con il recupero di Villa Mirabella e l’apertura del Museo Maroni. C’era l’uscita del film Il cattivo poeta, che ci avrebbe aiutato a superare il traguardo dei 300 mila visitatori». Forse, anche più di 300 mila: «Il giorno in cui abbiamo dovuto chiudere il Vittoriale, a fine febbraio, avevamo già superato il 51% rispetto al 2019».
E invece le vernici sono state annullate, le prenotazioni e le gite scolastiche disdette (hanno rimborsato gli studenti fino all’ultimo centesimo: in tutto, 41 mila euro), i restauri messi in stand-by. «La perdita economica non è prevedibile — fa sapere il presidente —. Come minimo, finora, abbiamo perso 1,5 milioni di euro. Aprile, il mese con maggior frequenza di visitatori, ormai è dato per perso. E anche quando si riaprirà, non potremo tornare alla vita di prima». C’è poi il problema del roseto e del parco, che rischiano di appassire: «Abbiamo scritto una lettera al prefetto Attilio Visconti chiedendogli se il manutentore e il giardiniere possano tornare al lavoro a giorni alterni. Si è dimostrato sensibile». E la preoccupazione per i commercianti di Gardone Riviera «che si reggono sulle nostre attività e a cui siamo molto vicini. Con il Comune, abbiamo donato 40 saturometri».
Anche Tener-a-mente, il festival estivo nell’Anfiteatro, è a rischio: «Inutile fare previsioni, ma la stagione è devastata. Comunque, continuiamo tutti a lavorare con entusiasmo a tanti progetti per il centenario del Vittoriale».
L’animale di lusso, il poeta, l’implacabile seduttore di femmine ricche o famose, il giornalista che si faceva versare anticipi anche se poi non sempre consegnava gli articoli, arrivò a Gardone Riviera il 28 gennaio 1921, deciso ad affittare quella villa qualche giorno per 600 lire al mese. «Poi se la comprò con un mutuo che non pagò mai, e infine la donò al “popolo italiano”» racconta Guerri. Che, per celebrare l’anniversario, ha già indotto in tentazione due artisti di culto: nel 2021, arriveranno opere del cancellatore compulsivo Emilio Isgrò e dello scultore Ugo Riva (negli anni, il presidente ha diffuso opere contemporanee per tutto il Vittoriale). Inoltre, «faremo tutto quello che non
riusciremo a concludere quest’anno». Uffici (tra cui quello dello stesso Guerri), spazi per esposizioni, archivi e una cucina attrezzata per pranzi e matrimoni a Villa Mirabella e il Museo Maroni (dove saranno in mostra disegni, documenti straordinari, fotografie eccetera).
Tra le altre cose, il presidente sta scrivendo un nuovo libro: «Non su d’Annunzio, ma non riuscirà ad estorcermi il titolo».
Guerri Lavoriamo al centenario del Vittoriale: nel 2021 arriveranno opere di Isgrò e Riva e concluderemo il progetto Riconquista